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Le lacrime di Federica Pellegrini: “È il mio ultimo Mondiale e me la stavo facendo sotto”

Una strepitosa Federica Pellegrini sale sul gradino più alto del podio anche al Mondiale di nuoto in Corea: lo fa per l’ultima volta a 31 anni (li compirà il prossimo 5 agosto) nuotando in 1’54″22, precedendo al traguardo la 19enne australiana Ariane Titmus, 1’54″66 e la 26enne svedese Sarah Sjoestrem 1’54″78. “Questa medaglia si chiama amore. E’ un grande risultato, ci abbiamo creduto sempre. Chiuderò con l’Olimpiade, non potevo chiedere di meglio”.
A cura di Maurizio De Santis
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Quarto oro Mondiale nei 200 metri stile libero. Sesto successo iridato della carriera, comprese le vittorie nei 400 metri stile libero. Una strepitosa Federica Pellegrini sale sul gradino più alto del podio anche in Corea, lo fa per l'ultima volta a 31 anni (li compirà il prossimo 5 agosto) nuotando in 1'54″22, precedendo al traguardo la 19enne australiana Ariane Titmus, 1'54″66 e la 26enne svedese Sarah Sjoestrem 1'54″78. Determinata e tenace in vasca, ‘Fede' si scioglie in lacrime poco prima della premiazione. L'emozione è fortissima e non riesce a trattenerla: sa che non ci sarà una prossima volta ma ha chiuso in bellezza, da regina assoluto che lascia alle spalle e brucia allo sprint avversarie più giovani e inizialmente favorite. "Questa medaglia si chiama amore", racconta con un filo di voce.

Sono felice, volevo fortemente una gara così ma mai avrei immaginato l'oro. Non ci credo ancora – ha ammesso Federica Pellegrini col fiatone, a caldo, ai microfoni della Rai -. Vinco con la stessa voglia e entusiasmo, ma anche facendomela sotto. Anche a 31 anni. Il prossimo anno sarà l'ultimo che si chiuderà con l'Olimpiade, non potevo chiedere di meglio.

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Ci voleva più ‘Fede' e così è stato. Ha creduto in se stessa e vinto. Ce l'ha fatta alla sua maniera, da campionessa vera. Quando s'è girata verso il tabellone e, dopo il bailamme di sbuffi e spruzzi d'acqua, ha visto che la vittoria era sua ha messo la mano sul viso e sgranato gli occhi. Tutto vero, tutto vero… In carriera sono 51 le medaglie internazionali conquistate (che possono dventare 52 in attesa della staffetta mista mista in chiusura di programma), 11 i record del mondo che si aggiungono all'oro olimpico nei 200 a Pechino nel 2008, alle doppiette iridate nei 200 e 400 nel 2009 a Roma (fissò anche il record mondiale di 1'52″98 ancora imbattuto) e nel 2011 a Shanghai.

In acqua ho fatto tutto sentendomi come volevo, 50 metri alla volta – ha raccontato la Pellegrini -. Il tempo è incredibile, evidentemente tutto il lavoro che sto facendo con Matteo (Giunta, l'allenatore) paga tanto, forse come non mai, e sono tanto contenta perché comunque è il mio ultimo Mondiale.

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Pellegrini era già entrata nella storia del Nuoto internazionale con la settima medaglia consecutiva vinta a Budapest due anni fa (terzo oro nei 200) infliggendo la prima sconfitta internazionale alla statunitense Katie Ledecky. Oggi la consacrazione nel punto più alto della carriera.

Budapest è stato voluto fortemente. Mi sono trovata a giocarmi qualcosa di importante arrivando così di passaggio: è bellissimo anche se oggi me la stavo facendo sotto come non mai. Piango non per dispiacere, ma perché sono troppo contenta. Ho sempre detto che a me piace lavorare e trarre i risultati dal lavoro fatto. Non sempre è avvenuto, ma forse maturando con gli anni sono cambiate le cose.

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