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Olimpiadi Tokyo 2020

Chi è Filippo Ganna, il ciclista alle Olimpiadi per vincere l’oro su strada e pista

Filippo Ganna e la sua bici arrivano a Tokyo con i fari puntati addosso. Nella crono del 28 luglio è il favorito anche se Küng, Evenepoel e van Aert faranno di tutto per batterlo su un percorso non pienamente adatto alle sue caratteristiche. Nella prova di inseguimento a squadre guiderà il nostro quartetto a caccia di Danimarca e Gran Bretagna.
A cura di Jvan Sica
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Filippo Ganna, detto Top Ganna per assonanza richiamante l’automotive non arriva al top appunto in un attimo o per grazia ricevuta. Il suo è un percorso da predestinato, è vero, ma è un percorso lungo che ha saputo unire come solo Elia Viviani in Italia ciclismo su pista e in strada. Tutti sapevano che nella categoria Allievi prima e Juniores poi c’era un bolide che stava per esplodere nelle corse contro il tempo, ma erano comunque pochi quelli che prevedevano un futuro da Ganna.

Filippo Ganna ha vinto per ben quattro volte l’Inseguimento individuale su pista ai Mondiali. Questa gara, ignominiosamente tolta dal programma del ciclismo su pista di Tokyo 2020, non è una gara come le altre, è quella in cui resistenza, capacità sopportare lo sforzo massimo e bravura nel filare nell’aria fanno di un cronoman normale un grande campione. Prima di lui questa gara l’ha vinta gente del calibro di Fausto Coppi, Roger Rivière, che ha visto interrompere la sua carriera per una caduta durante il Tour de France del 1960 in cui riportò la frattura della colonna vertebrale, Rudi Altig, Francesco Moser, Bradley Wiggins. Tutti super campioni ma mai nessuno come Ganna, che ha vinto l’inseguimento individuale per quattro volte.

Con un treno del genere abbiamo visto grandi prove anche del quartetto dell’inseguimento a squadre, per fortuna gara che a Tokyo si terrà e in cui Ganna ha vinto tre bronzi e un oro mondiale. Qui lo spauracchio si chiama Danimarca e appena un gradino sotto c’è la Gran Bretagna, ma noi ci siamo e se gli altri tre sono in condizione possiamo dire la nostra.

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La carriera su pista e su strada fino al team Ineos

Intanto che su pista conquistava allori nelle prove di inseguimento, anche la sua carriera su strada proseguiva, passando dall’essere stagista della Lampre, all’UAE Emirates, per finire al Team Sky, diventato poi Ineos, grazie al quale è cresciuto tantissimo su strada, rimanendo però incredibilmente performante su pista. È cresciuto nel corpo, nella tecnica ciclistica e ha perfezionato un motore spaziale, che non ha eguali al mondo.

Ecco perché dopo il passaggio alla Sky-Ineos, Filippo Ganna ha iniziato a vincere con continuità anche su strada. Con la nuova squadra le cose si mettono in effetti subito bene, vincendo la prima gara da professionista al debutto con la Sky nel 2018, in una cronometro di 8,9 chilometri al Tour de la Provence.

A fine 2019 partecipa al Mondiale di ciclismo nello Yorkshire senza il peso del pronostico, perché tanti credono ancora che non sia totalmente adatto alla strada, ma stupisce, perché su un percorso non adatto alle sue caratteristiche vince la medaglia di bronzo, dietro Rohan Dennis e Remco Evenepoel.

Il doppio successo al Giro d'Italia

Nel 2020 poi inizia la vera e propria Ganna-mania. Ai Mondiali di Imola distrugge la concorrenza e vince dominando la crono. Al Giro d’Italia che si corre in autunno per colpa del Covid vince la crono inaugurale a Palermo e indossa la maglia rosa, non contento vince per distacco anche la quinta tappa che termina a Camigliatello Silano, ancora una volta per sottolineare il fatto che in strada adesso può vincere anche in linea, e poi le altre due crono, quella di Valdobbiadene e quella conclusiva di Milano. Il 2020 è l’anno di Ganna, ma nel 2021 non cala di intensità. Al Giro d’Italia vince la prima e l’ultima tappa, entrambe a cronometro, e indossa di nuovo la maglia rosa.

Filippo Ganna alle Olimpiadi di Tokyo vuole l'oro su strada e pista

Perde la cronometro del Campionato italiano, ma nessuno si preoccupa perché tutti sanno che per quest’anno il suo grande traguardo si chiama Olimpiadi. La sua faticosa corsa a cinque cerchi inizierà il 28 luglio con la crono uomini, in cui deve sfidare tutto il mondo, in particolare lo svizzero Küng, Evenepoel e van Aert, per poi continuare in pista dove deve guidare il quartetto nell’inseguimento a squadre e magari partecipare anche alla Madison del 7 agosto. Sarà un’Olimpiade molto impegnativa e dispendiosa per Filippo Ganna, ma ci ha abituato a primeggiare in strada e in pista e riuscire a vincere in entrambe le discipline lo porterebbe subito nell’olimpo dei più grandi.

La bici di Filippo Ganna alle Olimpiadi di Tokyo

È ancora in fase definizione la possibilità che anche a Tokyo potrebbe correre con la Pinarello Bolide TT, la bici con cui Filippo Ganna ha corso è vinto la cronometro inaugurale del Giro d'Italia 2021. La Pinarello Bolide TT è stata realizzata dal Pinarello Lab e integra completamente i componenti ed è stata premiata nel 2017 con il Compasso d’Oro per il design ciclistico.

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