Yamal è così giovane che gli ex calciatori in TV chiedono: “Ma sai chi siamo?”. Risposta lapidaria

Lamine Yamal ha 17 anni, ne compirà 18 a luglio ma nell'andata della semifinale di Champions giocata contro l'Inter ha dimostrato testa da veterano e talento innato. È stato lui il protagonista indiscusso della partita finita 3-3 e sulla quale ha lasciato il segno con un gol bellissimo oltre ad aver sfoderato giocate di classe. A Barcellona ha conquistato la scena anche per un'immagine emblematica: quella del "ragazzo" che a fine match ha lo sguardo corrucciato perché non è riuscito a vincere, avvelenato da quell'esito che lascia la qualificazione in bilico, contrariato perché la malasorte gli ha tirato un brutto scherzo lasciando che quel pallonetto ingegnoso colpisse la parte alta della traversa.
In diretta tv è stato uno dei più richiesti e attesi. E quasi si fa fatica a credere che il calciatore di oggi, stella anche della nazionale spagnola, sia lo stesso che pochi anni fa, prima che scoppiasse la pandemia di Covid, aveva le sembianze di un bambino. Tutto vero… lui sorride e ci scherza su. Lo ha fatto con piacere durante il collegamento con lo studio dell'emittente americana CBS, accolto dalla squadra composta dalla conduttrice, Kate Scott, e dagli ex giocatori Thierry Henry, Jamie Carragher e Micah Richards.
A bruciapelo gli hanno chiesto di scegliere quale tra di loro preferisse ed è stato al gioco. "Sapevo che mi avresti fatto questa domanda – ha confessato l'asso del Barcellona -. Dico Thierry Henry". Il francese fa un cenno di soddisfazione, gli altri due restano un po' delusi e chiedono al giovane se almeno conosce chi sono i suoi interlocutori, considerato che Yamal aveva cinque anni quando l'ex difensore del Liverpool ha appeso le scarpette al chiodo e undici quando Richards mise fine alla sua carriera. Lamine sorride e non si dà per vinto. "Certo che so chi siete… io sono un ammiratore di Carragher". Parole dolcissime per l'ex Reds che batte le mani sul tavolo e scandisce la frase: "Yamal è il mio amico".

Dopo aver debuttato nel Barcellona e scalato le gerarchie del calcio spagnolo e internazionale, l'esterno blaugrana s'è preso la scena anche tra le fila della Spagna, con la quale ha conquistato gli Europei nel 2024. I numeri della stagione in corso confermano tutte le qualità del ragazzo che ha una carriera radiosa dinanzi a sé: 15 gol, 24 assist realizzati in tutte le competizioni non dicono tutto ma spiegano bene qual è l'impatto del suo rendimento sui catalani. Con lui in rosa il triplete è possibile: la Coppa del Re è già in bacheca, restano la vittoria della Liga e una Champions League che non è una chimera. Inter permettendo.