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“Voglio rescindere il contratto”: il documento con cui Messi chiese di andare via dal Barcellona

In esclusiva, il Mundo Deportivo ha pubblicato il fax con cui Leo Messi aveva chiesto ufficialmente di essere ceduto dal Barcellona. Datato 24 agosto 2020, l’argentino fece richiesta formale per liberarsi dal club annoverando tra le motivazioni il mancato rispetto delle scadenze concordate. Poi, tutto finì in un nulla di fatto. Fino all’estate 2021.
A cura di Alessio Pediglieri
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Pausa dei campionati per gli impegni delle Nazionali e , come spesso accade, l'interesse del calcio si rivolge altrove e non sul campo. Dichiarazioni dai vari ritiri, prime statistiche di quanto fatto a inizio stagione, ultime di mercato per gli svincolati e indiscrezioni – e a volte rivelazioni – attorno a contratti e similia. É accaduto a Neymar, il cui accordo tra Barcellona e Psg è stato rivelato nei minimi particolari economici, così come a Leo Messi, di cui è stato pubblicata la richiesta al club azulgrana di poter risolvere il contratto.

L'attuale neo compagno di squadra di Neymar al Psg, Leo Messi era già stato al centro di una ‘contesa' di mercato nell'estate del 2020, in piena pandemia Covid, quando la sua richiesta di lasciare il Barcellona fece tremare il mondo del calcio europeo e aprì un contenzioso con la società allora di proprietà di Bartomeu. Proprio su quel frangente verte l'ultima rivelazione pubblicata dal "Mundo Deportivo" che pubblica il fax con cui l'argentino chiedeva ufficialmente la risoluzione del contratto.

Con la presente e in conformità alle disposizioni della clausola 3.1 del contratto del 25 novembre 2017, manifesto la volontà di rescindere il mio contratto di lavoro da calciatore professionista con decorrenza dal 30 agosto 2020

Così inizia la nota di Messi alla società azulgrana: fu l'atto formale datato 24 agosto 2020, indirizzato all'ex presidente Bartomeu in cui oltre alla richiesta di rescissione si elencavano anche  le motivazioni del calciatore, che annoverava anche il mancato rispetto della scadenza del 10 giugno 2020. Il tutto a causa della pandemia di Covid che fece concludere  la stagione del Barcellona  – come tutte le altre squadre – più tardi, ad agosto con la ‘Pulga' che provò a utilizzare lo ‘slittamento' a proprio vantaggio.

Comunque, entro 10 giorni dalla fine della stagione agonistica, anche nel rispetto di termine concordato per esercitare la clausola 3.1., in conformità con il contenuto materiale dell'accordo che deve essere interpretato in conformità con le circostanze eccezionali della stagione 2019-2020, esercito il mio diritto di recedere dal contratto con effetto dalla data 30 agosto 2020, con le conseguenze previste dalla suddetta disposizione 3.1

Ovviamente, sappiamo tutti come poi andò a concludersi la vicenda nell'estate del 2020 con un nulla di fatto che però aprì una spaccatura tra la Pulga e il Barcellona. A nulla valsero i tentativi di ricucire lo strappo, il cambio di presidenza, il ricostruire una squadra pur sempre competitiva malgrado le difficoltà. Fino alla conclusione arrivata quest'estate: l'impossibilità economica del Barcellona di trattenere il suo campione, l'addio al ‘mès que un club' tra le lacrime e l'approdo al Psg delle stelle, dove ha ritrovato Neymar.

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