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Verso il derby della Madonnina: ecco le top 11 di Milan e Inter degli ultimi 30 anni

Domani sera andrà in scena il derby della Madonnina tra Milan e Inter. Un incontro tra due compagini che hanno visto passare tra le propria fila alcuni dei migliori giocatori della storia di questo sport. A tal proposito Da Van Basten a Ronaldo, da Kakà a Matthaus, da Maldini a Zanetti ecco le top 11 (+11 possibili alternative) di rossoneri e nerazzurri degli ultimi 30 anni (dal 1989 ad oggi).
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo la prima settimana di coppe europee è ora di rituffarsi immediatamente nella Serie A che in questo week end vede in programma la 4a giornata. Turno che prenderà il via questa sera con il match della Sardegna Arena tra il Cagliari di Maran e il Genoa di Andreazzoli, antipasto di quella che è la portata principale che sarà servita sabato sera: il derby della Madonnina tra Milan e Inter. Un incontro tra due compagini che hanno visto passare tra le propria fila alcuni dei migliori giocatori della storia di questo sport. A tal proposito ecco le top 11 (+11 possibili alternative) di rossoneri e nerazzurri degli ultimi 30 anni (dal 1989 ad oggi).

Gli esclusi eccellenti dalla Top 11 (+11) del Milan

Per capire quale sia il calibro dei calciatori passati dal Milan in questi ultimi 30 anni basta ipotizzare un 4-2-3-1 così schierato: Rossi; Panucci, Costacurta, Desailly, Zambrotta; Viera, Gattuso; Beckham, Savicevic, Weah; Vieri. Aggiungerci ora una panchina composta da Lehmann; Reiziger, Bonucci, F. Galli, Ziege; Redondo, Davids; Donadoni, Rui Costa, Rivaldo; Vieri. E infine osservare una tribuna in cui siedono i vari Emerson, Ancelotti, Albertini, Leonardo, Robinho, Higuain, F. Inzaghi, Torres, Crespo, Bierhoff, Kluivert e Papin. Una rosa formata dunque da giocatori fenomenali che hanno vinto e stravinto in tutto il mondo sia a livello di club che di Nazionale: campioni d’Europa, campioni del Mondo, decine e decine di titoli nazionali, decine e decine di Champions League e Coppe Intercontinentali, e per finire qualche Pallone d’Oro sparso qua e là.

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Donnarumma è già da top 11, favorito su Dida

Basterebbe già questo forse, ma la cosa davvero sorprendente è che quella sopra elencata è soltanto la rosa degli esclusi dalla Top 11 (+ relativi sostituti) degli ultimi 30 anni del club rossonero che adesso andremo a “declamare” ruolo per ruolo. In porta il ballottaggio è tra l’attuale portiere classe ‘99 del Diavolo Gianluigi Donnarumma che, nonostante la giovane età e pochi trofei ancora in bacheca, ha già dimostrato di essere uno di quei “numeri uno” che nascono raramente, e il brasiliano Nelson Dida che con il Milan dal 2001 al 2010 ha vinto da protagonista due Champions League, un Mondiale per club, uno Scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e due Supercoppe Europee.

Da Maldini e Baresi a Cafù e Raijkard: è un Diavolo ‘italo-oranje-brasiliano’

Il modulo scelto è il 4-2-3-1 e in difesa insieme alle immancabili bandiere rossonere Paolo Maldini (a sinistra) e Franco Baresi ci sono il centrale Alessandro Nesta e il terzino destro, anche lui brasiliano, Cafù. Le alternative? L’altro verdeoro Serginho nel ruolo di terzino sinistro, Mauro Tassotti a destra, e al centro il gigante olandese Jaap Stam e l’ennesimo top player brasiliano passato da Milanello Thiago Silva. Per la diga di centrocampo abbiamo invece due rappresentanti di due Milan diversi ma egualmente vincenti, quello di Arrigo Sacchi (e poi di Fabio Capello) e quello di Carlo Ancelotti: stiamo parlando dell’olandese Frankie Raijkard e l’azzurro campione del mondo nel 2006 Andrea Pirlo. Il talento croato Zvnimir Boban e la classe dell’oranje Clarence Seedorf le alternative di lusso in un’ipotetica panchina.

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Da Sheva a Van Basten: un attacco da 10 Palloni d’Oro

Veniamo ora al reparto offensivo che pullula di fenomeni e per il quale servono due mani per contare il numero di Palloni d’Oro in campo. Sulla trequarti l’ucraino Andrij Shevchenko (Pallone d’Oro 2004), il brasiliano Kakà (Pallone d’Oro 2007) e l’altro olandese Ruud Gullit (Pallone d’Oro 1987), si giocherebbero il posto da titolare con altri due leggende verdeoro, ossia Ronaldinho (Pallone d’Oro 2005) e Ronaldo (Pallone d’Oro 1997 e 2002), e il “Divin Codino” Roberto Baggio (Pallone d’Oro 1993). Nel ruolo di centravanti il favorito è senza dubbio il “Cigno di Utrecht” Marco Van Basten (Pallone d’Oro 1988, 1989 e 1992) davanti a Zlatan Ibrahimovic (unico a non aver mai vinto il prestigioso premio individuale).

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Gli esclusi eccellenti dalla Top 11 (+11) dell’Inter

Passiamo adesso alla ipotetica top 11 interista partendo anche in questo caso dagli esclusi eccellenti (che potrebbero benissimo rientrare in qualsiasi top 11). Una rosa che potrebbe far gola a qualsiasi allenatore, e alla quale se ne potrebbero aggiungere anche tanti altri, che vede i portieri Peruzzi, Pagliuca, Toldo e lo stesso Handanovic, i difensori Grosso, Panucci, Chivu, Mihajlovic, Bonucci, Sammer, Lucio, Godin e Cordoba, i centrocampisti Vieira, Simeone, Stankovic, Ince, Davids, Cambiasso, i trequartisti Djorkaeff, Snejder, Recoba, Coinceicao, Coutinho, e infine gli attaccanti Klinsmann, Adriano, Milito, Schillaci, Icardi, Forlan, Zamorano e Crespo.

Dal ‘rimpianto’ Roberto Carlos ai capitani Bergomi e Zanetti: difesa top

Spostiamo ora la nostra attenzione sulla top 11 vera e propria iniziando la nostra carrellata dal serrato ballottaggio per il ruolo di portiere tra il brasiliano Julio Cesar, eroe del Triplete nerazzurro, e l’ “Uomo Ragno” Walter Zenga estremo difensore dell’Inter e dell’Italia a cavallo tra la fine degli anni ‘80 e i primi anni ‘90. In difesa pochi dubbi sulla batteria di terzini: il “rimpianto” Roberto Carlos e il polivalente tedesco Andreas Brehme a sinistra, il “trattore” Javier Zanetti e il pendolino Maicon sulla destra. Più complicata la scelta al centro dove Fabio Cannavaro (Pallone d’Oro nel 2006), Walter Samuel, Laurent Blanc e Beppe Bergomi metterebbero in seria difficoltà qualsiasi allenatore che ne dovesse scegliere soltanto due da mandare in campo.

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Matthäus e Pirlo: classe al potere

A centrocampo quattro giocatori di epoca diversa ma accomunati da una classe cristallina innata: negli ultimi trent’anni dalla Pinetina, con fortune alterne, sono passati infatti il fenomeno tedesco Lothar Matthäus (Pallone d’Oro nel 1990), il talentuosissimo argentino Juan Sebastian Veron, e i due che poi hanno fatto le fortune dei cugini rossoneri ossia Clarence Seedorf e Andrea Pirlo che per classe e talento non sono assolutamente secondi a nessuno.

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Ronaldo guida la parata di stelle nerazzurre

Veniamo ora al reparto offensivo che, come accade dall’altra parte, pullula a sua volta di stelle alcune delle quali hanno deliziato i tifosi di entrambe le sponde calcistiche di Milano. In un modulo iperoffensivo con quattro attaccanti sarebbero in otto dunque a giocarsi le chance di partire titolari: Roberto Baggio (Pallone d’Oro 1993) dovrebbe avere la meglio sull’olandese Dennis Bergkamp che le cose migliori le ha fatte vedere in maglia Ajax e Arsenal, Sula corsia di destra il ballottaggio potrebbe essere tra la classe del portoghese Luis Figo (Pallone d’Oro 2000) e lo strapotere atletico del camerunense Samuel Eto’o, mentre al centro la coppia formata da Ronaldo (Pallone d’Oro nel 1997 e nel 2002) e Zlatan Ibrahimovic parte avvantaggiata rispetto a quella formata da Christian Vieri e Gabriel Omar Batistuta.

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