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Vergogna dopo Lazio-Milan: Pulisic sommerso di insulti e minacce di morte sui social

Dopo la fine di Lazio-Milan il calciatore rossonero Christian Pulisic è stato vittima di uno shitstorm sui social nel quale, oltre ad insulti e offese di tutti i tipi, sono addirittura arrivate diverse minacce di morte.
A cura di Michele Mazzeo
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Le polemiche dopo la surreale gara di campionato tra Lazio e Milan caratterizzata dai tantissimi errori commessi dall'arbitro Di Bello (sospeso per un mese dall'AIA dopo la disastrosa direzione di gara all'Olimpico) e dall'intera squadra arbitrale non accennano a finire. E, questa volta, si è andati ben oltre le lamentele in TV del presidente Lotito e la difesa dell'operato dei suoi giocatori da parte di Stefano Pioli con la rabbia dei tifosi biancocelesti sfogata contro il calciatore rossonero Christian Pulisic vittima di un vero e proprio shitstorm sui propri profili social nel quale, oltre ad insulti e offese di tutti i tipi, sono addirittura arrivate diverse minacce di morte.

Lo statunitense è stato tacciato di comportamento anti-sportivo in occasione dell'espulsione di Luca Pellegrini, cioè l'episodio avvenuto in avvio di ripresa che ha dato inizio ad un folle finale di partita con l'arbitro Di Bello che ha perso completamente le redini del match e protagonista di alcune decisioni che hanno portato gli animi in campo a scaldarsi sempre di più (la Lazio ha poi chiuso in otto uomini per i cartellini rossi estratti successivamente anche a Marusic e Guendouzi) e culminare nella maxi-rissa dopo il fischio finale.

A puntare il dito contro Pulisic è stato lo stesso Luca Pellegrini con un post pubblicato sui propri profili social subito dopo la conclusione del match, da lì in tantissimi hanno preso di mira i profili social dell'americano riversando commenti pieni d'odio sotto alcuni suoi post ("Devi morire", "Magari esplodi tu e tutta la tua famiglia", "Devi spendere i tuoi soldi in medicine" sono solo alcuni dei vergognosi commenti apparsi sul profilo Instagram dell'esterno d'attacco del Milan) e una vera e propria valanga di inaccettabili insulti ("Carogna", "Pagliaccio", "Piccolo Uomo", "Hai perso la dignità" sono quelli meno volgari). Un epilogo deplorevole dunque per una partita che sembrava aver regalato già il suo peggio all'interno del rettangolo verde e che invece evidenzia come al peggio non vi sia mai fine.

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