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Solet dell’Udinese è accusato di stupro: una donna si presenta in ospedale e scatta la denuncia

L’indagine della Procura di Udine dopo la denuncia di una 30enne: “Mi hanno costretta ad avere rapporti sessuali”. La versione degli amici del calciatore: “Era consenziente, nessuno l’ha drogata”. L’Udinese: “Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale”.
A cura di Michele Mazzeo
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Un calciatore dell'Udinese è stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di violenza sessuale. L'inchiesta è nelle mani del sostituto procuratore Marco Panzeri e prende forma a seguito della denuncia presentata da una donna di 30 anni, che nella notte tra domenica 11 e lunedì 12 maggio si è recata al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Secondo quanto riportato dal Messaggero Veneto si tratterebbe del difensore 25enne francese Oumar Solet.

Secondo quanto ricostruito dalle prime testimonianze, la donna avrebbe raccontato ai sanitari e ai carabinieri intervenuti di essere stata aggredita sessualmente all'interno di un appartamento in città, dopo una serata trascorsa in un locale con amici. Lì avrebbe incontrato il calciatore e altri conoscenti. La 30enne avrebbe riferito di aver rifiutato avances sessuali da parte del giocatore e di altri due uomini presenti nella casa, pur trovandosi in stato di alterazione alcolica. "Ero ubriaca ma ho detto di no, mi sono opposta", avrebbe detto agli inquirenti.

Secono quanto riportato dal Messaggero Veneto sarebbe Oumar Solet (in foto) il calciatore dell'Udinese denunciato dalla donna per violenza sessuale.
Secono quanto riportato dal Messaggero Veneto sarebbe Oumar Solet (in foto) il calciatore dell'Udinese denunciato dalla donna per violenza sessuale.

La Procura ha aperto un fascicolo d'indagine. Il calciatore, secondo quanto riporta Il Gazzettino, è già indagato. La denuncia è stata formalizzata dopo una prima raccolta di elementi da parte dei militari dell'Arma. Gli investigatori hanno già ascoltato alcune persone informate sui fatti.

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Uno degli amici presenti all'evento, identificato con la lettera S. e di origine straniera, sentito dalla testata veneta, ha fornito una versione completamente opposta: "Eravamo quattro uomini e quattro donne. Lei ha bevuto quattro gin tonic, se li è pagati da sola. Nessuno l’ha costretta a bere" ha dichiarato. Secondo il testimone, si sarebbe trattato di una "festa tra amici" conclusasi a casa del calciatore, dove "le ragazze ballavano" e la presunta vittima avrebbe già avuto un precedente incontro con il giocatore.

"Si sono baciati, poi sono andati in camera da letto con un’altra coppia. Era tutto consenziente", ha continuato S., aggiungendo che la mattina seguente la ragazza avrebbe lamentato di non ricordare nulla e avrebbe accusato i presenti di averla drogata. Sempre secondo S., la 30enne avrebbe fatto riferimento a un video girato durante la serata:
"Diceva che se fosse finito sui social ce l'avrebbe fatta pagare".

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Il filmato è stato successivamente recuperato dagli investigatori. Alcuni amici della donna, compresa una sua amica presente quella notte, sarebbero già stati sentiti a sommarie informazioni e avrebbero confermato che la serata si sarebbe svolta consensualmente.

L'Udinese Calcio, contattata dai media, si è detta estranea ai fatti:
"Ufficialmente non sappiamo nulla e faremo le verifiche del caso. Attendiamo eventuali comunicazioni", ha fatto sapere la società.

La vicenda resta al vaglio della magistratura. La posizione del giocatore sarà valutata anche alla luce dei riscontri oggettivi raccolti nei prossimi giorni, tra cui eventuali referti medici, testimonianze e contenuti video.

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