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Mondiale per club 2025

Trump si intasca la medaglia del vincitore del Mondiale per Club: conciliabolo con Infantino

Infantino gliel’ha data, Trump se l’è intascata: la medaglia dei vincitori del Mondiale per Club non è finita solo nelle mani dei calciatori del Chelsea.
A cura di Paolo Fiorenza
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E dunque la finale del primo Mondiale per Club della storia – come insiste a puntualizzare la FIFA, con buona pace di tutte le manifestazioni del passato che vedevano affrontarsi squadre di diversi continenti – ha visto vincere il Chelsea e Donald Trump. I Blues hanno distrutto a sorpresa il PSG campione di tutto, mentre il presidente degli Stati Uniti non solo si è goduto una vetrina planetaria che lo ha catapultato nelle case di miliardi di tifosi di calcio nel mondo, ma si è intascato fisicamente pure lui la medaglia riservata ai vincitori, in un'espressione plastica del suo potere. Non si ricorda un episodio simile in qualsiasi manifestazione precedente.

Donald Trump col presidente della FIFA Gianni Infantino e le medaglie per i vincitori del Mondiale per Club
Donald Trump col presidente della FIFA Gianni Infantino e le medaglie per i vincitori del Mondiale per Club

Trump è stato un padrone di casa onnipresente domenica scorsa al MetLife Stadium nel New Jersey: prima inquadrato spesso in tribuna a fianco della moglie Melania e orgoglioso dello spettacolo organizzato, incluso il mega show andato in scena nell'intervallo, poi sceso sul terreno di gioco per premiare la squadra vincitrice, con tanto di ‘intrusione' al momento della celebrazione del Chelsea col trofeo del Mondiale, tra lo sconcerto dei calciatori di Maresca e nonostante Infantino avesse provato a trascinarlo via.

Infantino dà a Trump una medaglia riservata ai vincitori del Mondiale per Club

Lo stesso Infantino ha poi usato un altro riguardo nei confronti di Trump – dopo avergli già lasciato l'originale del trofeo del Mondiale, mentre il Chelsea si è beccato una copia – quando ha consegnato anche a lui una medaglia destinata ai vincitori.

A quel punto il 79enne presidente statunitense, visto che i premiati erano passati tutti, ha chiesto al boss della FIFA cosa ne dovesse fare. Il conciliabolo tra i due ha avuto come effetto il gesto successivo di Trump, che ha ripiegato il nastro della medaglia e poi se l'è messa nella tasca interna della giacca, mentre l'amico Gianni gli faceva segno di OK col pollice in su.

L'asse tra i due è solidissimo, all'insegna della convenienza reciproca: propaganda e incassi miliardari vanno a braccetto, e questo è solo l'antipasto di quello che accadrà l'anno prossimo ai Mondiali organizzati dagli Stati Uniti assieme a Canada e Messico.

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