Susana Guasch non perdona Luis Enrique: “È stata una presa in giro pubblica, sapeva cosa faceva”

Quella di Luis Enrique è stata un'imboscata premeditata nei suoi confronti, una vendetta ‘freddissima' servita da una posizione in quel momento chiaramente di forza e di fronte alla massima platea possibile, con milioni di spagnoli ad assistere alla scena in diretta televisiva: Susana Guasch, 46enne giornalista iberica, non ha dubbi nel valutare quello che è accaduto sul terreno di gioco di Monaco di Baviera al termine della finale di Champions League vinta dal PSG sull'Inter, quando il tecnico fresco campione aveva detto di essere lì per l'intervista perché in postazione c'erano l'ex calciatore del Real Madrid Alvaro Benito e soprattutto l'altra giornalista dell'emittente Monica Marchante: "Per te poco", aveva invece scandito con una risata sarcastica rivolta alla Guasch.
La giornalista di Movistar+ aveva provato a smorzare la tensione, figlia di vecchie ruggini che evidentemente Luis Enrique non aveva dimenticato, con una battuta: "Il tempo passa, quanto ne è passato?". Ma l'allenatore asturiano non aveva raccolto la mano tesa: "Non lo so. Io sono sempre giovane. Non so quanto tempo sia passato". Una situazione inattesa, ma soprattutto parecchio imbarazzante, che inevitabilmente ha posto una cappa un po' pesante sull'intervista e poi ha monopolizzato i social. Ovvero esattamente quello che voleva il 55enne tecnico di Gijon, secondo la stessa Guasch, che peraltro prima di passare al contrattacco ha postato un video su Instagram che sembrava voler chiudere la vicenda spiegando l'origine del veleno dell'ex CT iberico.
Il motivo del veleno di Luis Enrique: Susana Guasch spiega tutto in un video
"Quest'attenzione di Luis Enrique risale a nove anni fa. Per darvi un'idea, Lamine aveva otto anni all'epoca. Nove anni in cui non l'ho più rivisto né ho mai più avuto a che fare con lui – dice la giornalista nel filmato, spiegando che non c'erano altri motivi che quelli noti per la frecciata di Luis Enrique – Era il 2016, Luis Enrique allenava il Barcellona e gli ho fatto tutte le interviste prima e dopo le partite. Insomma, il solito: giornalismo, fare domande a tutti, a chi vince e a chi perde. Il problema è che quella stagione non gli è andata bene. Non aveva voglia di interviste. Né di parlare di calcio, né di nulla che riguardasse la squadra. Alla fine, la cosa si è conclusa con il Barça eliminato dalla Champions dall’Atletico Madrid".
"Vedo che non ha dimenticato il mio lavoro e che non gli è piaciuto. Ehi, beh, è tutta una questione di gusti… ma tant'è, non è successo altro, tutto qui – aggiunge la Guasch – La cosa migliore è che lui, quasi un decennio dopo, sta ancora facendo il suo lavoro e lo faccio anch'io. Continuerà a pensare che i giornalisti non ne abbiano la minima idea. Che è il titolo, tra l'altro, di un meraviglioso documentario su di lui ("No tenéis ni puta idea", ndr), che non potete perdervi se non l'avete visto, e continuerò a chiedergli tutto quello che voglio".
L'accusa della giornalista al tecnico del PSG: aveva premeditato tutto
Sembrava dunque tutto risolto e rimesso nel cassetto, e invece non era così. Susana Guasch è tornata poi a parlare della questione in un paio di interventi radiofonici, accusando esplicitamente il tecnico del PSG per la sua condotta: "Luis Enrique sapeva di essere al centro dell'attenzione sui social, è stata una presa in giro pubblica. Sapeva quello che stava facendo. Ciò che mi sorprende è che lui continui a darmi questo risalto. Non ho trovato nulla di divertente in quello che ha fatto, non mi ha guardato. Ha aspettato nove anni per sfogarsi".