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“Sono in finale all’Europeo”, le lacrime di gioia e di riscatto di Gigio Donnarumma

Gigio Donnarumma si è preso la sua rivincita personale in un Europeo dove è stato tra i protagonisti dell’Italia di Roberto Mancini. Non solo per aver parato contro la Spagna il rigore a Morata che è valso la finale, ma anche per prestazioni sempre positive ed un atteggiamento maturo e responsabile, oltre le critiche e le polemiche di mercato.
A cura di Alessio Pediglieri
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Gigio Donnarumma è tra gli eroi di Mancini in quest'Italia che si sta prendendo l'Europeo in attesa del momento decisivo il prossimo 11 luglio. Il portiere azzurro ha parato il tiro dal dischetto di Alvaro Morata, regalando a Jorginho la gioia di trasformare il suo in quello decisivo. Ma non è stato solo questo, l'ex portiere del Milan oramai sposo promesso al Paris Saint Germain perché ha anche salvato la porta azzurra quando è servito, confermandosi a livelli importanti al primo grande appuntamento della sua carriera in Nazionale.

Poteva diventare il classico capro espiatorio, l'uomo da criticare, il motivo per scaricare rabbie frustrazioni. C'erano tutte le premesse, perchè Gigio Donnarumma, titolare portiere dell'Italia di Mancini a soli 22 anni, ha iniziato questo cammino continentale avvolto nella spirale delle polemiche del calciomercato. La ‘storia' con il Milan, finita male alla vigilia dell'Europeo, le voci dei conflitti e delle frizioni con la società rossonera, la presenza ingombrante di Mino Raiola, la trattativa a singhiozzo con il Psg. C'era tutto per distrarre il numero 1 azzurro, che – al contrario – ha dimostrato maturità anche nella mentalità.

Contro la Spagna ci ha fatto anche tremare, ma ha comunque fatto il suo tra uscite al limite del rischio reale e i guantoni sempre là dove serviva tra i pali. Se quest'Italia il primo gol europeo lo ha subito solamente agli ottavi di finale contro l'Austria lo deve anche a Donnarumma, il ragazzo delle critiche, colui che pensa più ai soldi che al cuore, con la maglia azzurra sulle spalle ha ribaltato ogni cattivo pensiero. Pensando a giocare e non ad altro, perchè  – si è sempre saputo – le qualità le ha sempre avute e continuerà a mostrarle anche lontano dall'Italia.

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E' stato anche il suo Europeo, iniziato in sordina e con una pressione non indifferente puntatagli addosso. E' passato dalle Forche Caudine di un Girone immacolato, da ottavi e quarti vissuti fino al 120′, ad una semifinale in cui ha messo del suo. Accettando i consigli di Sirigu, mai uscendo dalle righe, scoppiando in lacrime liberatorie dopo la palla di Jorginho alle spalle di Unai Simon: "Emozioni indescrivibili, sono in finale all'Europeo e mi godo il momento"

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