Serie A, quarantena di squadra in caso di contagio: Figc al lavoro per rivisitare il protocollo
Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, in un'intervista a Radio 24, ha parlato del ritorno del calcio italiano e della ripartenza della Serie A e non si è nascosto quando ha dovuto parlare della quarantena e della norma presente nel protocollo che impone lo stop della squadra che ha al proprio interno un caso di contagio.
La quarantena e la proposta della FIGC
Il numero uno del calcio italiano ha annunciato che la settimana prossima la Federcalcio farà una nuova proposta al Comitato Tecnico Scientifico sulla quarantena. La proposta sarà valutata dal ministro Spadafora prima delle semifinali di Coppa Italia, che si terranno, probabilmente, il 12 e il 13 giugno.
Manderemo una nuova proposta sulla misura della quarantena di tutta la squadra in caso di nuovo contagio. Speriamo possa trovare spazio una rivisitazione della misura che pesa sul nostro capo e oggi crea ansia a tutto il movimento. Il calcio non ha mai chiesto scorciatoie, esistono norme che consentono di proseguire le attività isolando il soggetto positivo e continuando gli allenamenti. Abbiamo chiesto al ministro Spadafora di valutare la nuova proposta prima del via della Coppa Italia, in base alla curva epidemica, nella speranza che la norma possa essere rivista.
L'intesa con il Comitato Scientifico
La Federcalcio la scorsa settimana ha trovato l'accordo con il governo e con il Comitato Tecnico Scientifico per la ripresa del campionato, e l'intesa è stata trovata anche grazie a una condizione fondamentale: la quarantena obbligatoria per tutta la squadra di un eventuale calciatore contagiato. Ma adesso Gravina spera di ottenere una modifica della norma relativa la quarantena e le parole pronunciate nell'intervista fanno pensare che la FIGC la prossima settimana cercherà di ottenere un ammorbidimento di quella stessa norma, determinante sarà la curva epidemica, che dovrebbe continuare a calare.
