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Serie A, l’elezione di Dal Pino fa già discutere. Marotta: “Le grandi non erano d’accordo”

L’amministratore delegato dell’Inter ha commentato a caldo la nomina del nuovo presidente della Lega di Serie A: “L’elezione è avvenuta in modo abbastanza improvvisato. Noi ‘grandi’ contestavamo il metodo con cui si è arrivati all’elezione, non certo la persona. Abbbiamo espresso il desiderio di rinviare per avere un metodo elettivo migliore. Così non è stato, siamo dispiaciuti da questo punto di vista ma fa parte della democrazia”.
A cura di Alberto Pucci
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La Lega di Serie A ha trovato un nuovo presidente. Grazie alla votazione delle scorse ore, la maggioranza dei rappresentanti di tutti i club del massimo campionato ha infatti scelto Paolo Dal Pino: 57enne manager lombardo, già noto per la sua carriera nel mondo dell'editoria e delle telecomunicazioni. Eletto con 12 voti a favore, 7 contro e una scheda bianca, il nuovo numero uno della Lega di Serie A dovrà sin da subito confrontarsi con uno dei problemi più evidenti: la grande differenza di vedute, che ha spesso creato spaccature profonde negli uffici milanesi di via Rosellini.

A confermare la frattura tra alcune piccole e buona parte delle big del nostro campionato, sono infatti arrivate le parole di Beppe Marotta: "L'elezione è avvenuta in modo abbastanza improvvisato – ha dichiarato l'amministratore delegato dell'Inter, a margine della riunione di lega – Noi ‘grandi' contestavamo il metodo con cui si è arrivati all'elezione, non certo la persona. Ci pareva giusto poterci confrontare con Dal Pino per ascoltare il suo programma".

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Marotta chiama a raccolta i club

"L'elezione è stata un po' risicata e noi abbiamo espresso il desiderio di rinviare per avere un metodo elettivo migliore – ha aggiunto il dirigente nerazzurro – Così non è stato, siamo dispiaciuti da questo punto di vista ma fa parte della democrazia. Ciò non significa che dovremo fare ostruzionismo, anzi. Tutte le società devono ricompattarsi perché c'è tanto da lavorare in questi sei mesi, ci sono tante cose da fare. Credo che la responsabilità, la coscienza da parte dei dirigenze e delle società sia quella di essere tutti uniti".

Con l'elezione di Dal Pino, termina dunque anche l'avventura di commissario ad acta di Giancarlo Abete: "L'obiettivo era ripristinare gli organi della Lega ed è stato raggiunto al primo colpo. È motivo di soddisfazione per la Lega, che riprende un percorso di normalità dopo le dimissioni di Micciché, e per la Figc che mi aveva dato il mandato. Non ho parlato con Dal Pino, ma penso che accetterà. Ha 15 giorni per accettare e rimuovere eventuali incompatibilità".

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