Sequestrati 11 milioni di euro al consulente finanziario che truffò Antonio Conte
Un quadro di Pablo Picasso. Conti correnti. Immobili di valore – tra i quali anche uno a Cortina d'Ampezzo – opere dell'artista Giacomo Balla, arredi d'appartamento di lusso che facevano parte della sua residenza di Londra e stipati in un magazzino a Roma. Sono alcuni degli oggetti e degli effetti personali che la Guardia di Finanza ha sequestrato a Massimo Bochicchio, l'ex consulente finanziario che era finito sotto la lente degli inquirenti per la truffa nei confronti del tecnico dell'Inter, Antonio Conte, imprenditori e altri professionisti.
Tesoro da 10 milioni tra quadri di valore e immobili
Un tesoro da circa 11 milioni di euro. È la stima effettuata dalla Procura di Milano che ha ricostruito il giro di affari, la pista di soldi che avrebbe alimentato l'attività di broker. Secondo la tesi dei magistrati adesso dovrà difendersi anche dall'accusa di riciclaggio internazionale per aver reinvestito in Fondi quei soldi derivanti da una presunta bancarotta fraudolenta o da evasione fiscale di altri suoi clienti. Uno scenario che aggrava la posizione del broker, il cui nome figura nell'inchiesta per appropriazione indebita aperta a fine dicembre dalla Procura di Modena sugli ‘affari' del broker, tra cui la truffa ad Antonio Conte.
La truffa subita da Conte in Inghilterra
La truffa ai danni dell'ex allenatore del Chelsea, Antonio Conte, venne alla luce nell'agosto scorso. Non fu l'unico a risultare tra i raggirati in seguito a un investimento che avrebbe dovuto garantire un ritorno economico cospicuo al tecnico come ad altre sette persone. Secondo gli accordi, infatti, era previsto il versamento di una somma di circa 33 milioni di euro complessivi entro il 30 giugno 2020. Una cifra attesa inutilmente sia da parte dell'attuale tecnico dell'Inter sia degli altri investitori. Ecco perché presentarono un ricorso alla Corte Commerciale di Londra denunciando la truffa subita.