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Sarri ricorda lo Scudetto alla Juve: “La vittoria del campionato è stata data per scontata”

Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida che vedrà la sua Lazio affrontare la Juventus all’Olimpico. L’occasione giusta per parlare anche dello Scudetto vinto nel 2020 sulla panchina bianconera: “Inevitabile si desse per scontato”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Maurizio Sarri affronterà la Juventus da avversario per la prima volta dal suo esonero arrivato a giugno del 2020 dopo aver vinto quello che è stato l'ultimo Scudetto conquistato dai bianconeri. Il tecnico toscano ha parlato nel corso della conferenza stampa della vigilia che vedrà la sua Lazio sfidare la squadra di Allegri all'Olimpico domani, sabato 20 novembre, alle ore 18:00. Sarri potrà contare su Pedro, che ieri si è allenato con la squadra dopo la giornata di stop a causa di una botta in allenamento, e spera ancora di recuperare Ciro Immobile. Dopo l'infortunio che non ha permesso al bomber biancoceleste di scendere in campo con l'Italia, l'attaccante della Lazio sta facendo di tutto per poter essere in campo domani e il suo utilizzo sarà valutato solo nelle ore precedenti alla partita.

"Ciro aveva un problema al polpaccio, ‘edema è risolto. Rimane un dubbio per non rischiarlo, domani mattina valuteremo". Sarri però ha già pronte le soluzioni alternative per non farsi trovare impreparato: "Noi stiamo provando tutte le soluzioni, ieri abbiamo provato un centravanti classico e un falso nove – ha sottolineato l'allenatore in conferenza stampa – Pedro lo ha fatto al Chelsea ed è una soluzione che ci porta ad un gioco diverso". La conferenza della vigilia però, è stata anche l'occasione per discutere del suo recente passato alla Juventus. Un anno in cui Sarri è riuscito a vincere lo Scudetto in bianconero (nella stagione del lockdown) ma senza evitare l'esonero per far spazio a Pirlo in panchina che è stato poi a sua volta esonerato.

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L'annata di Sarri alla Juve e quello Scudetto dato per scontato

Sarri non si nasconde e parla di quella vittoria del campionato come di una soddisfazione personale: "Di quell’anno alla Juventus mi è rimasto un campionato vinto – ha detto l'allenatore della Lazio – Per uno come me che ha scalato le categorie vincere lo scudetto in massima serie è un momento di gratificazione per il mio lavoro". L'allenatore dei biancocelesti ha poi spiegato nel dettaglio quella stagione, complicata per i motivi noti a noi tutti visto che eravamo nel pieno della pandemia. "Io sono arrivato a Torino in un momento storico particolare, era inevitabile che si desse il campionato per scontato – ha aggiunto ancora Sarri con un pizzico di rammarico – Anche se poi è stato difficilissimo perché c’è stato il lockdown e la squadra secondo me era arrivata alla fine di un ciclo. A me quello scudetto ha dato soddisfazione perché è stato difficile vincerlo".

Detto ciò, Sarri ha poi analizzato la partita parlando degli avversari e della nuova squadra di Allegri: "L’attacco della Juve al di la della classifica sembra sia quello con più qualità e con maggiore profondità di tutto il campionato – dice ancora il tecnico – La Juve ha dei grandi singoli, dobbiamo fargli gestire il meno possibile la palla e dobbiamo contenerli al meglio". Sul futuro alla Lazio invece c'è grande tranquillo e filtra ottimismo soprattutto per il suo rapporto con il presidente Lotito: "Ci parlo quasi tutti i giorni, quando viene qui a Formello parliamo e ci scambiamo opinioni. Le scelte le farà lui – ha detto in conclusione – Credo che insieme possiamo fare grandi cose". Sarri annuncia quasi sicuramente un titolare della sfida di domani contro la Juve: "Lazzari in allenamento lo vedi sempre bene, va a duemila non sembra mai in difficoltà – ha detto con soddisfazione l'allenatore – Non credo avrà grossi problemi a giocare”.

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