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Sarri: “Il tifoso juventino si conquista con i risultati, giusto arrabbiarsi dopo Napoli”

Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Fiorentina. L’allenatore è ripartito dal ko di Napoli, dalle critiche per la prestazione dei bianconeri e per le dichiarazioni del post-partita (“se proprio devo perdere, meglio perdere con i ragazzi che mi hanno dato tanto”). Il mister ha spiegato la ricetta per riconquistare quei tifosi amareggiati dopo il match del San Paolo, puntando il dito sulla voglia di vincere sua, e della squadra.
A cura di Marco Beltrami
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Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Fiorentina. L'allenatore è ripartito dal ko di Napoli, dalle critiche per la prestazione dei bianconeri e per le dichiarazioni del post-partita ("se proprio devo perdere, meglio perdere con i ragazzi che mi hanno dato tanto"). Il mister ha spiegato la ricetta per riconquistare quei tifosi amareggiati dopo il match del San Paolo, puntando il dito sulla voglia di vincere sua, e della squadra.

Sarri vuole riconquistare i tifosi della Juventus, la conferenza stampa prima della Fiorentina

Come riconquistare i tifosi della Juventus dopo Napoli? Maurizio Sarri in conferenza stampa risponde così: "Il tifoso juventino va conquistato con i risultati, e la rabbia per il brutto risultato e la brutta prestazione è comprensibile; il problema del calo di intensità sembrava superato, ma domenica si è visto che dobbiamo ancora lavorarci". A tal proposito l'allenatore ha parlato anche dei suoi obiettivi in bianconero: "Vorrei vincere qualcosa. Anche se in un club così vincente, non sarebbe facile farsi ricordare con qualche successo".

Le polemiche per le parole di Sarri dopo il ko di Napoli

Sarri ha anche voluto spiegare il senso delle sue parole nel post sconfitta di Napoli: "Le dichiarazioni post Napoli hanno creato polemiche di cui so abbastanza poco. Mi sembra che sia strano strumentalizzare una frase di una ovvietà e banalità come quella che ho detto. È chiaro che uno che lavora 3 anni con un gruppo ci rimane attaccato, anche perché loro mi hanno permesso di arrivare al Chelsea e al top alla Juventus. Penso succeda a chiunque dopo 3 anni, anche perché da lì è partita l’escalation che mi ha portato qui. Sono arrabbiati per la prestazione e il risultato. Perdere una partita qui è pesante, giocandola male ancora peggio. É giusto che siano arrabbiati per questo.”

Cosa non va nella Juventus, che subisce troppi gol

Di certo la Juventus deve migliorare soprattutto dal punto di vista dei gol subiti. Sarri comunque non sembra preoccupato: "Le statistiche danno sempre conferme a quello che vedi. Il nostro percorso è buono, possiamo avere fatto meno in campionato ma meglio in Champions e in Coppa Italia. Poi che tutti abbiamo la sensazione di poter fare ancora meglio non c'è dubbio, ma non abbiamo dati preoccupanti. Abbiamo solo partite preoccupanti, e non so se sia un caso entrambe sono arrivate a fine ciclo, fine Dicembre e fine Gennaio. Per ora monitoriamo. Poca "fame"? Può essere un segnale in questo senso. Nell'ultimo periodo questa problematica sembrava superata, perché abbiamo sempre continuato a giocare. Ma qualcosa di migliorare ci può essere sempre. Si può alzare il livello di concentrazione e di reazione".

Sarri e il tridente Ronaldo, Dybala, Higuain

Inevitabile anche una considerazione sul tridente CR7, Higuain, Dybala che a Napoli ha fatto flop: "Le partite di Supercoppa e di Napoli non fanno tatticamente testo. Non puoi prendere come punto di riferimento sfide dove sei arrivato senza energie mentali e nervose, dove la prestazione fisica decade perché le reazioni sono più attardate. La mente è poco brillante, e tutto va diversamente da come vorresti vederlo. Sono partite da considerare solo per chiedersi perché arriviamo scarichi. Noi con la Roma abbiamo fatto la prestazione migliore in stagione, mentre 4 giorni dopo abbiamo giocato molto peggio. La stanchezza non può essere l'alibi: questo dimostra che la testa è fondamentale. Se partiamo da una condizione mentale scarica, gli altri aspetti sono poco considerabili".

L'allenatore della Juventus, il mercato e la partenza di Emre Can

Il tecnico è stato stuzzicato sul mercato invernale e sull'addio in extremis di Emre Can: "Personalmente, non ho chiesto nulla al club. La rosa della Juventus è forte, sono io a dovermi adattare, non il contrario. Io fin dall'inizio ho lavorato con 27 giocatori, senza chiedere nulla. Mi sembra una cosa normale che ce ne possano essere due con difficoltà di inserimento, sono conseguenze naturali. Questo non inficia sulle sue qualità, che con un modo diverso di giocare diventano fondamentali. Sono cose che succedono spesso con il cambio allenatore".

Sulle condizioni di Pjanic, Douglas Costa e Buffon

In conclusione una battuta sui singoli. Dal recupero di Pjanic alle condizioni di Douglas Costa, passando per il possibile impiego di Buffon: "Douglas? Stiamo puntando a farlo arrivare al top della forma, perché può spostare gli equilibri. Sappiamo che è un giocatore capace di fare la differenza per noi. È un’opzione da tenere conto in ogni partita, stiamo cercando di gestirlo al meglio. Pjanic aveva solo una grossa contusione, ne ha approfittato per curare un piccolo problemino che aveva già in precedenza. Ma in questi giorni si è allenato regolarmente con il resto del gruppo. Buffon titolare contro la Fiorentina? Non lo so, ma so che sicuramente da qui alla fine del campionato giocherà sicuramente. Per ora giochiamo una volta a settimana, quindi non serve girare molto. In momenti più intensi della stagione, scenderà di più in campo, e avrà modo di centrare tutti i record possibili

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