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Sabatini se lo rimprovera ancora: “Litigai a sangue col povero Raiola, feci una cavolata colossale”

Walter Sabatini racconta nei dettagli cosa è successo con Danilo Iervolino per arrivare alla rottura insanabile: “È tutto figlio di un equivoco, il presidente mi aveva dato mandato di risolvere la questione Coulibaly”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Da qualche giorno Walter Sabatini non è più il Direttore Sportivo della Salernitana, una separazione clamorosa figlia della rottura insanabile col proprietario del club granata Danilo Iervolino. Il deus ex machina della meravigliosa salvezza del Cavalluccio saluta dunque dopo appena 6 mesi, mentre resterà l'altro artefice del miracolo sportivo realizzato da gennaio in poi a Salerno, ovvero il tecnico Nicola, cui è stato rinnovato il contratto per altri due anni.

Si è detto che alla base della crepa, poi diventata spaccatura, tra Sabatini e Iervolino ci sia stata una questione di commissioni ingenti da versare ai procuratori, ma è lo stesso ex Ds a voler raccontare bene come sono andate le cose: "È tutto figlio di un equivoco. Nel caso di Coulibaly, assurto agli onori delle cronache, rifarei cento volte tutto. Ho solo cercato di difendere un patrimonio della Salernitana, messo a repentaglio da una clausola secondo cui il ragazzo poteva liberarsi a 20mila euro in B e a 1,7 milioni in A: un accordo che ovviamente non avevo fatto io. Il presidente – perfettamente al corrente di tutto, come l'Ad Milan — mi ha dato mandato di risolvere la questione perché non voleva assolutamente perdere il giocatore, e io mi sono limitato a trasferirgli le richieste degli agenti. Stava a lui decidere se accettarle o se perdere Coulibaly".

Walter Sabatini e Danilo Iervolino quando andavano d'amore e d'accordo
Walter Sabatini e Danilo Iervolino quando andavano d'amore e d'accordo

Come sia andata a finire è sotto gli occhi di tutti, ma Sabatini non ci sta a passare come un dirigente che fa gli interessi dei procuratori, anzi tutt'altro. A tal riguardo racconta un episodio inedito che lo vide protagonista con Mino Raiola, il re degli agenti scomparso un mese fa: "In passato, sul tema delle commissioni ho fatto battaglie di principio, nobilissime ma alla fine anche dannose – premette il 67enne umbro – Ho avuto scontri tremendi con agenti che esageravano. Ma, per esempio, mi rimprovero ancora quando ai tempi della Roma litigai a sangue con il povero Raiola, perché venne a chiedermi una commissione di 4 milioni su un giovanissimo Pogba. Ci insultammo a vicenda, oggi mi rammarico invece molto e sono convinto di aver fatto una cavolata colossale, perché quella era sì un’operazione eticamente ai limiti, ma alla fine avrei portato alla Roma un valore tecnico e patrimoniale enorme. Non ho avuto il coraggio di farlo".

Sabatini saluta Salerno da vincente
Sabatini saluta Salerno da vincente

"Sono le cose del calcio – spiega Sabatini al Corriere della Sera, alludendo al casus belli che lo ha visto separarsi dalla Salernitana – c'è una questione generale sulla quale siamo tutti, o quasi, d’accordo; poi ci sono le situazioni particolari, contingenti, nelle quali bisogna pensarci un attimo e valutare la bontà dell'occasione. Il calcio, spesso, si fa affrontando certe questioni". L'amarezza per l'addio è davvero tanta: "È una triste fine per un'avventura che ci ha fatto esplodere di gioia. È stata imbrattata una tela del Caravaggio, ma non è certo qualche schizzo di fango sulla tela che può sminuire un'opera d'arte. La cosa di cui vado più fiero? Aver riportato gioia e dignità a una città intera. Questa esperienza ha sublimato la mia vita sportiva e professionale. A Salerno lascio un monolite. Merito dell'allenatore e degli stessi giocatori. Oggi c'è un gruppo pronto a dare battaglia contro chiunque: naturalmente va integrato, migliorato, corretto. Spero che non venga disintegrato".

Quanto al suo futuro, Sabatini non professa falsa modestia, ripartirà dal top: "Guardo avanti, guardo in alto. Merito certi palcoscenici, la Champions per intenderci. Chiamate già arrivate? Ci sono alcuni segnali, e so che succederà qualcosa".

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