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Rummenigge: “Si torni a giocare, il calcio rischia la bancarotta”

Il Bayern Monaco ha ripreso gli allenamenti da qualche giorno seguendo un protocollo di sicurezza molto ferreo. Il club tedesco è tra i fautori del ritorno in campo, Rummenigge: “Troppe società hanno accumulato debiti con le banche. Noi siamo messi bene ma tanti club, anche tra i più importanti, sono in grossa difficoltà. Ecco perché si deve riprendere il campionato”.
A cura di Maurizio De Santis
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Si torni a giocare oppure molti club (e il calcio più in generale) rischia una crisi senza precedenti, al limite della bancarotta. "Kalle" Rummenigge non ci pensa due volte sopra, vede la palla arrivare, salta e con gesto atletico pazzesco, resta sospeso in aria quanto basta per fare gol in rovesciata. Equilibrio e prodezza balistica le ha conservate anche oggi che, da dirigente del Bayern Monaco e manager tra i più autorevoli d'Europa, parla con altrettanta efficacia della necessità di tornare in campo per chiudere la stagione con tutte le precauzioni possibili.

E se contro i Rangers (1984) quel numero tecnico da favola si rivelò una beffa e la rete annullata per gioco pericoloso, c'è il rischio che vengano vanificate anche oggi le sue capacità acrobatiche di amministratore al timone di uno dei club più ricchi e forti del vecchio continente. Rummenigge lo spiega nell'intervista al Corriere dello Sport e sintetizza così il suo pensiero quando si dice favorevole alla ripresa del calcio per una ragione di tipo sportivo e un'altra economica.

Siamo dentro una crisi globale molto spaventosa ma è necessario riprendere – ha ammesso -. La differenza in questo momento la fa ha disponibilità contabile… il cash. Noi siamo messi bene ma tanti club, anche tra i più importanti, sono in grossa difficoltà. Troppe società hanno accumulato debiti con le banche.

Altro fattore/esempio. La decisione volontaria di ridurre lo stipendio – da parte di calciatori e dirigenti – per far sì che il club non fosse costretto a prendere provvedimenti dolorosi nei confronti degli altri dipendenti del club. "Oggi è necessario fare sacrifici, per rendere possibile il futuro", ha aggiunto Rummenigge che ne immagina anche uno prossimo, dove si possa tornare a parlare di calcio giocato. Il Bayern ha ripreso gli allenamenti con un protocollo di sicurezza molto ferreo per essere pronto. "Aspettiamo solo il via libera del governo".

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