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Roberto Mancini si gode una bella Italia, tra il ‘tridente rotante’ e grande qualità a centrocampo

Contro il Belgio è arrivata la vittoria che vale il 3° posto in Nations League per la soddisfazione di Mancini che nel post gara applaude i suoi: “A centrocampo abbiamo soluzioni e qualità importanti, c’è stata la conferma di una Italia formato Europei. In avanti? Tutti hanno giocato benissimo, Raspadori, Berardi, Keane. Chiesa? Può giocare ovunque, sinistra o destra con tanta qualità”
A cura di Alessio Pediglieri
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L'Italia ha vinto, ritornando subito al successo dopo il brutto ko con la Spagna che l'ha esclusa dalla finale per il titolo. Terzo posto in Nations League in una gara vera dove il Belgio non ha mollato mai e provando non a caso a rientrare in partita all'85'. Alla fine, però, sono stati decisivi i gol di Barella e di Berardi e anche le scelte di Mancini che ha cambiato la formazione titolare, ma non lo spirito del gruppo.

Un'Italia che ha ancora una volta dimostrato di avere le qualità che mai le sono mancate anche nel momento in cui ha dovuto cedere alla Spagna di Luis Enrique in semifinale: gioco, determinazione e qualità. Gli azzurri hanno confermato ottima tenuta psicofisica, subendo il Belgio ma sempre facendo una gara propositiva, gestendo al meglio le situazioni difficili e creandone altre. Per la soddisfazione del Ct che subito nel post gara ha applaudito la propria nazionale.

Non è tornata l'Italia degli Europei, quest'Italia si era rivista anche contro la Spagna in semifinale. Poi il fatto di rimanere in 10 contro 11 ci ha penalizzato e condizionato, altrimenti sarebbe stata una partita come quella di oggi dove abbiamo giocato ancora una volta molto bene.

Un'Italia inedita con diversi inserimenti nuovi che hanno dato ragione al tecnico per la crescita collettiva del gruppo. Senza senatori come Verratti, Immobile, Jorginho, Bonucci e Chiellini, l'Italia si è confermata gruppo maturo e di altissimo profilo: "Abbiamo una serie dialternative importanti e molta qualità in mezzo al campo. Oggi hanno confermato di fare molto bene ed è un aspetto più che positivo".

Poi l'attacco, dove Mancini ha cambiato ancora. Se contro la Spagna aveva optato per il falso nueve, contro il Belgio si è affidato ad un tridente differente con una punta di riferimento, Raspadori, e due esterni – Chiesa e Berardi – che hanno spesso cambiato le proprie posizioni, nel tentativo di non dare riferimenti alla difesa avversaria. In un "tridente rotante" che ha dato i suoi frutti.

Chiesa è un giocatore importantissimo, oggi ha giocato bene e può farlo sia a destra che a sinistra senza difficoltà. Anche gli altri hanno fatto benissimo da Raspadori a Berardi a Moise quando è entrato nel secondo tempo.

Una soddisfazione particolare il successo contro il Belgio per lo stesso ct che si prende anche un'altra pagina di storia azzurra. Dopo il filotto da record di 37 risultati utili consecutivi con il successo contro il Belgio nella finale per il 3° posto di Nations League, il ct è diventato l'allenatore italiano ad aver raggiunto le 30 vittorie con il totale più basso di partite (44) nella storia azzurra.

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