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Riunione dello spogliatoio Juve: eccessive le punizioni per la festa, ma sostegno a Pirlo

All’indomani del derby pareggiato col Torino, lo spogliatoio della Juventus ha convocato una riunione con tanta carne al fuoco: dalle punizioni a McKennie, Dybala ed Arthur, giudicate eccessive, all’incontro tra Agnelli ed Allegri, ad un finale di stagione che per i bianconeri ha un diktat inderogabile: qualificarsi alla Champions League.
A cura di Paolo Fiorenza
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La Juventus vincendo il recupero contro il Napoli ha dato un segnale che va oltre i 3 punti fondamentali portati a casa nello scontro diretto per assicurarsi la qualificazione alla prossima Champions League. Ancora più importante era far capire a tutti che la squadra – all'indomani della sconfitta casalinga col Benevento e poi del pareggio nel derby – era ancora sul pezzo per il finale di stagione, coesa e motivata attorno al suo allenatore.

Soprattutto quest'ultimo punto non era banale, visto come il chiacchieratissimo incontro tra Agnelli e Allegri avesse di fatto indebolito la posizione del tecnico, esponendolo anche ad eventuali spalle voltate da parte di qualcuno che fosse più scontento di altri all'interno dello spogliatoio bianconero. Ed ancora, la squadra era chiamata a mostrare di aver superato anche la tempesta seguita alle polemiche per la festa proibita in casa di McKennie, con Dybala e Arthur presenti, tutti e tre puniti dal club. Ed infine le positività di Demiral, Bonucci e Bernardeschi, di ritorno dalle Nazionali, altro imprevisto sul cammino juventino.

Davvero tanta carne al fuoco, cui lo spogliatoio della Juve ha risposto con una riunione convocata non appena – dopo il match pareggiato col Torino – si sono riaggregati al gruppo i tre calciatori puniti dalla società. Nel summit che ha visto presenti solo i giocatori – svela ‘Repubblica' – all'ordine del giorno c'erano in primis i castighi per McKennie, Dybala e Arthur, ovvero le multe salatissime e l'esclusione dal derby.

Provvedimenti giudicati dai giocatori di una severità eccessiva, soprattutto alla luce di quanto invece succedeva negli ultimi anni, quando su alcuni comportamenti si chiudeva un occhio. Lo spogliatoio, insomma, non si aspettava una simile durezza, ma la lezione è stata presa nel modo giusto, visto che dall'incontro alla Continassa è uscita una truppa coesa, intenzionata a far vedere sul campo di essere capaci di reagire da uomini, e sopratutto compatti e solidali. L'abbraccio collettivo a Paulo Dybala dopo il goal al Napoli, con tanto di corsa dei componenti della panchina, è una prova che vale più di ogni parola.

Lottare tutti uniti per lo stesso obiettivo in queste ultime partite, e farlo anche per Andrea Pirlo. Sì, è questo l'altro esito della riunione dello spogliatoio juventino. I giocatori, essi stessi stupiti dal fatto che il presidente Agnelli non avesse fatto nulla per nascondere l'incontro in Versilia con Allegri, con conseguente grande imbarazzo dell'attuale tecnico, si sono schierati a sostegno di Pirlo, evidenziando una volta di più come la gestione dello spogliatoio da parte del bresciano sia stata l'ultimo dei problemi in questa stagione. Adesso toccherà al campo dire se il ‘patto della Continassa' porterà ad ottenere quell'obiettivo il cui mancato raggiungimento non è un'opzione per la Juve: il posto in Champions League.

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