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Ricostruito il volto di Osimhen, era sfasciato: “Aveva 20 fratture e l’occhio fuori dall’orbita”

Gianpaolo Tartaro è lo specialista che ha operato Victor Osimhen. Il chirurgo maxillo-facciale ha spiegato i dettagli dell’intervento e la gravità delle lesioni ricomposte.
A cura di Maurizio De Santis
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Victor Osimhen operato per le gravi lesioni riportate allo zigomo sinistro
Victor Osimhen operato per le gravi lesioni riportate allo zigomo sinistro

"È finito come sotto una pressa". "Ha avuto un esotrauma". "Ho dovuto inserire 6 placche e ben 18 viti". Bastano queste tre frasi del chirurgo maxillo-facciale, Gianpaolo Tartaro, che ha operato Victor Osimhen per capire qual è la gravità dell'infortunio riportato dall'attaccante del Napoli. La prognosi stimata per il pieno recupero è di 90 giorni, 3 mesi di stop: periodo durante il quale salterà almeno 13 partite in Serie A (tra cui i big match contro Milan, 19 dicembre, e Juventus, 6 gennaio) oltre alle 2 di Europa League a chiusura di girone. Una mazzata tremenda per il calciatore e per il club partenopeo in un momento delicato della stagione.

Tre ore e mezza, tanto è durata l'operazione per la riduzione delle fratture multiple che hanno deturpato il viso del giocatore. "Non ci vedeva più da un occhio", disse Spalletti nel dopo gara di San Siro. In realtà quell'occhio, quasi fuori dall'orbita, ha rischiato di avere conseguenze più serie considerata la violenza del trauma da impatto. E lo specialista che ha ricostruito parte della faccia dell'ex Lille ha spiegato quanto fossero preoccupanti le sue condizioni. "La complicanza maggiore è stata quello dello schiacciamento dell’orbita – ha ammesso durante il programma 1 football club su 1 station radio -. Non ha avuto solo una dislocazione, ha avuto un esotrauma. L’osso malare si è pluri-frammentato. Avrà avuto una ventina di fratture e abbiamo dovuto applicare più punti sul viso".

Il volto tumefatto dell'attaccante del Napoli per il colpo fortuito ricevuto da Skriniar dell'Inter
Il volto tumefatto dell'attaccante del Napoli per il colpo fortuito ricevuto da Skriniar dell'Inter

È stato come prendere i pezzi di un puzzle per rimetterli assieme. Osimhen aveva parte del volto sfasciata. "La forza cinetica scaturita dallo schiacciamento del viso contro la nuca di Skriniar ha provocato un danno devastante. Ho dovuto inserire 6 placche e ben 18 viti". La domanda che i tifosi del Napoli si pongono adesso è: quanto tempo dovrà star fuori e, più ancora, quando potrà tornare a disposizione di Spalletti? La mascherina protettiva può essere una soluzione per rivedere l'attaccante in campo in tempi più brevi rispetto a quelli indicati dalla prognosi? Il professor Tartaro non si sbilancia e chiarisce un aspetto importante: "La maschera a cui si fa riferimento si appoggia proprio dove c’è la frattura. In quella zona del viso c'è un nervo e non è così semplice. Andrebbe studiata una adatta alla struttura del viso di Osimhen".

Niente campionato, con le previsioni più pessimistiche che addirittura ipotizzano il rientro del calciatore a marzo contro il Milan. La domanda ulteriore è: potrà rispondere alla convocazione della Nigeria per la Coppa d'Africa? "Osimhen sarà aiutato dal professor Canonico (responsabile medico del Napoli) nel recupero – ha aggiunto Tartaro – ma per quanto mi riguarda credo che non possa giocare la Coppa d'Africa. Al momento serve capire quali saranno le condizioni dell'orbita e del nervo poiché la cavità oculare s'è ristretta e l'occhio è uscito dall'orbita a causa del trauma". Cautela e attesa, null'altro c'è da fare adesso.

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