Rey Manaj segna un gol pesante e festeggia con il gesto dell’aquila: l’arbitro lo punisce

Serbia-Albania non è una partita come tutte le altre, non lo è per motivi che vanno oltre il calcio, oltre lo sport. Ogni volta che capita è una partita a rischio. A questo giro l'incontro valeva anche tantissimo dal punto di vista pratico. Perché le due nazionali si stanno giocando il secondo posto, dietro la lanciatissima Inghilterra, che vale i playoff dei Mondiali 2026. L'Albania ha vinto fuori casa per 1-0, Rey Manaj dopo il gol che ha deciso la sfida ha acceso la miccia esultando in modo particolare, mimando l'aquila albanese, presente sulla bandiera. L'arbitro ha preso quel gesto come un atto provocatorio e lo ha ammonito.
Serbia-Albania 0-1, decide Manaj
Quasi dieci anni fa l'ultima volta, in Serbia, di un Serbia-Albania che venne interrotta a causa di un drone con un messaggio politico che costò carissimo alla squadra di casa. La scorsa primavera nella gara d'andata proprio Manaj fallì il rigore che avrebbe permesso all'Albania di imporsi. Sembrano finiti i giochi per il secondo posto per gli albanesi, dopo l'inopinato pari in Lettonia, e invece lo scenario è cambiato totalmente dopo il gol che ha deciso quest'ultima partita, chiusa per 1-0.
L'arbitro ammonisce Manaj: esultanza provocatoria
Manaj segna nei minuti di recupero del primo tempo e dopo averlo fatto celebra il gol con un'esultanza che non è passata inosservata. Incrocia le mani con l'obiettivo di formare l'aquila bicipite, il simbolo dell'Albania, un gesto che in Serbia non possono amare. L'arbitro, il romeno Kovacs, vede quel gesto come un atto provocatorio e lo ammonisce. Decisione che può apparire corretta visto il contesto e considerato che poi piovono offese pesanti dagli spalti per l'attaccante, che è transitato pure dall'Inter. Anche se mimare l'aquila albanese non è affatto un gesto che rappresenta un insulto, ma è un gesto simbolico, un gesto che rappresenta l'appartenenza nazionale, e che è stato effettuato anche da diverse cantanti negli ultimi anni in una serie di concerti.
Il CT della Serbia si dimette
L'Albania riesce a mantenere il vantaggio e porta a casa tre punti preziosissimi, al di là della rivalità extra sport con la Serbia, tre punti che possono valere un posto ai playoff per i Mondiali. Il CT serbo Dragan Stojkovic, straordinario numero 10 degli anni '80 e '90, dopo la partita ha deciso di dimettersi lasciando la panchina della nazionale dopo oltre quattro anni e mezzo.