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Raccoglie la palla già in gioco con le mani dentro l’area, una follia: un rigore ai limiti del reale

Nell’ultimo turno del campionato argentino si è verificato un episodio al limiti della realtà: un difensore del Colon ha preso il pallone in area con entrambe le mani dopo che il suo portiere lo aveva già rimesso in gioco. Inevitabile la concessione del rigore.
A cura di Vito Lamorte
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C'è una regola su tutte le altre che nel calcio non va mai trasgredita: mai prendere il pallone con le mani. Sembra una banalità ma in alcune situazioni bisogna stare molto attenti a come ci si muove in campo perché le conseguenze possono essere fatali. Basterebbe chiedere a Paolo Gotz, difensore del Colon, se prenderebbe nuovamente con le mani un pallone nell'area di rigore dopo che il tocco del suo portiere.

Detto così può sembrare abbastanza chiara la dinamica dell'accaduto, ma questo è stato l'episodio più assurdo del weekend calcistico in Argentina. Il calciatore del Colon al minuto 75, dopo il tocco del portiere Chicco ha raccolto il pallone con entrambe le mani in area di rigore per spostarlo verso l'esterno della linea dell'area piccola ma il suo compagno con il piede lo aveva già rimesso in gioco.

Le proteste dei calciatori dell‘Independiente sono state subito molto accese e l'arbitro Lamolina, che inizialmente non aveva concesso il penalty, è dovuto tornare sui suoi passi e dopo il richiamo del VAR.

Sul dischetto si è portato Matías Giménez Rojas, che trasformato il tiro dagli undici metri per il parziale di 2-1. Ad aprire la contesa per il Colon ci aveva pensato Pierotti ma Cauteruccio e il rigore più discusso del weekend avevano ribaltato la situazione. All'undicesimo minuto di recupero è Ramon Abila a firmare il pareggio per Los Sabaleros.

La sfida dell'Estadio Libertadores de America si è conclusa con un pareggio per 2-2, che non è servito a nessuna delle due squadre a smuovere la classifica ma ha regalato un episodio che rimarrà certamente nella storia del calcio argentino.

Dopo il fischio finale Goltz ha dato la sua versione dei fatti: "L'arbitro dice che non deve sempre fischiare prima che il gioco riprenda, ma prima ci aveva fatto tornare indietro proprio per questo motivo. Sono abbastanza adulto da capire se è stato un mio errore".

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