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Quanto ha speso la Juventus per uscire ancora una volta agli ottavi di Champions

Spese da big d’Europa sul mercato e una rosa che costa il quadruplo di quella del Villarreal, ma la Juventus è fuori dalle prime otto per il terzo anno di fila.
A cura di Benedetto Giardina
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La Juventus è ancora una volta fuori agli ottavi di Champions League. Un risultato che stona con le spese effettuate dal club bianconero per poter essere nuovamente competitivo, in Italia e in Europa, dopo un'annata da dimenticare su entrambi i fronti. Proprio perché reduce da una stagione negativa, il tecnico Allegri cerca di non far passare questo risultato come un fallimento. Eppure, i conti non appoggiano la tesi dell'allenatore tornato in estate sulla panchina bianconera. Perché sul mercato la Juventus ha speso quanto le big del calcio europeo e, sul campo, ha ceduto il passo di fronte ad un avversario che per la propria rosa spende un quarto.

Quanto spende la Juventus per giocatori e tecnici

La Juventus, nella prima metà di questa stagione, ha sostenuto costi per 168,5 milioni di euro relativi al personale tesserato, dunque giocatori e staff tecnico. Una cifra in diminuzione rispetto ai primi sei mesi della passata stagione, per circa 15 milioni. Ciò significa che, anche confermando il "taglio" nel secondo semestre, un risparmio da 30 milioni rispetto a un anno fa porterebbe comunque il totale a 270 milioni di euro di spesa per rosa e tecnici, dato che nella stagione 2020/21 la cifra complessiva era di poco inferiore ai 300 milioni di euro (298,2 milioni senza tener conto degli oneri di gestione e dei costi dei cartellini). Aver tolto Ronaldo dal monte ingaggi ha chiaramente aiutato la Juventus ad alleggerire il tutto, considerando l'ingaggio lordo da 54 milioni annui del portoghese. Il peso dei costi per i tesserati, però, rimane sostanzialmente invariato: l'incidenza sui costi totali del primo semestre è del 69,5%, mentre al termine del primo semestre dello scorso esercizio era di poco inferiore al 69,6%.

Massimiliano Allegri è l'allenatore più pagato della Serie A
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Va ancora peggio se calcola il rapporto tra il costo per i tesserati e i ricavi del club bianconero. Allo scorso 31 dicembre era superiore al 75%, considerando costi per tesserati pari a 168,5 milioni e ricavi complessivi per 223,1 milioni nel primo semestre. Lo scorso anno, a metà esercizio, il rapporto era del 70,6%, ridotto nel corso dell’annata fino ad arrivare al 62% di fine bilancio. Oggi come allora, però, la Juventus si ritrova senza più un posto in Champions League dopo gli ottavi di finale e nella lotta per rientrare tra le prime quattro in classifica, ovvero per assicurarsi la partecipazione alla massima competizione continentale per la prossima stagione. Tutto questo mentre il Villarreal, nella stagione 2020/21, ha messo a bilancio costi del personale sportivo tesserato per nemmeno 70 milioni di euro: 69,5 milioni di compensi, più altri 400 milioni circa tra indennizzi e oneri sociali.

Quanto ha inciso il mercato della Juventus

La terza eliminazione consecutiva agli ottavi di Champions League è arrivata con una rosa che non può certo dirsi rinforzata rispetto alle precedenti stagioni, eppure il mercato (sia estivo che invernale) ha avuto un suo peso nei costi sostenuti dal club bianconero negli ultimi mesi. Per giunta senza particolari plusvalenze, dato che le cessioni hanno portato in totale 33 milioni nel mercato estivo. Quasi tutti ascrivibili al passaggio di Ronaldo al Manchester United (15 milioni più bonus già maturati per 500 mila euro) e di Romero all'Atalanta per 16 milioni. Il saldo tra minusvalenze e plusvalenze, però, è attivo per soli 880 mila euro. È andata diversamente a gennaio, con le cessioni di Bentancur e Kulusevski al Tottenham (19 milioni per l'uruguaiano, 3 milioni per il primo anno di prestito dello svedese), ma nella sessione invernale la Juventus ha speso praticamente come in estate, per assicurarsi Vlahovic dalla Fiorentina.

Per Dusan Vlahovic la Juve ha rotto il salvadanaio nel mercato di gennaio
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Senza includere oneri per i procuratori e bonus, la Juventus ha impegnato 136 milioni di euro in cartellini per le due sessioni di mercato di questa stagione, spendendone realmente di meno in quanto alcuni pagamenti sono previsti su più esercizi. È il caso di Kean, contabilizzato per 35 milioni, ma con soli 3 milioni di prestito per la stagione 2021/22. È in prestito biennale (gratuito) anche Locatelli, il cui valore a bilancio è però di 25 milioni. Poi ci sono Kaio Jorge, Zakaria e, per l'appunto, Vlahovic, il più oneroso acquisto dell'anno per i bianconeri. Se si aggiungono oneri e premi, al 31 dicembre 2021 il totale degli investimenti raggiungeva già gli 80 milioni di euro, dopodiché ai 74,5 milioni spesi per i cartellini di Vlahovic e Zakaria andrebbero aggiunti gli 11,6 milioni di oneri e contributo di solidarietà del primo, più i 4,1 del secondo, portando l'investimento totale sul calciomercato di questa stagione oltre i 170 milioni di euro. Una somma da top club europeo. Quello che sul campo, la Juventus, continua a dimostrare di non essere.

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