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Premier League spaccata: non c’è unità tra i club sulle modalità per tornare a giocare

Nell’ultimo fine settimana si sono registrate delle spaccature all’interno della Lega inglese. Almeno sei club – tutti coinvolti nella zona retrocessione – sarebbero infatti contrari a ripartire su campo neutro. Avrebbero denunciato uno sleale vantaggio da parte delle squadre con più punti che fin qui avrebbero usufruito di giocare almeno la metà delle gare in casa.
A cura di Alessio Pediglieri
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In Premier League almeno sei club (tutti coinvolti per la lotta salvezza) sono pronti a giurare battaglia davanti all'eventualità che non si ritorni più a giocare o lo si faccia non garantendo equità a tutte le società impegnate in Premier League. Dunque, non c'è unità all'interno della Lega inglese e, qualora il Governo decidesse per la ripresa delle attività, per farlo si dovrebbero avere almeno 14 voti a favore per proseguire secondo i canoni stabiliti. E le scelte sono ovviamente di tornare in campo a porte chiuse e possibilmente su campi neutri, stabilendo qualificazioni alle coppe, salvezze e retrocessioni.

Proprio le società che sono ancora in corsa per non retrocedere hanno fatto sapere di non essere d'accordo sul riprendere la parte rimanente del campionato con equilibri definiti ‘falsati': giocare in campo neutro metterebbe in difficoltà chi ha giocato meno partite casalinghe e il fatto che non vi sarebbe comunque pubblico (tutti i match restanti si giocheranno a porte chiuse) non costituirebbe un elemento che determini particolari svantaggi come non scendere più in campo nel proprio stadio.

La classifica di Permier League: sei club lottano per la salvezza

A guidare le fila delle voci contrarie è il Brighton che nei giorni scorsi ha fatto già sapere come i campi neutri siano una scelta che comporterà un cambiamento strutturale in un  campionato giocato fin qui con trasferte e gare casalinghe. Ciò metterebbe in difficoltà soprattutto le squadre che stanno ancora lottando per la salvezza, dove c'è ancora tantissima incertezza. Il Norwich City è ultimo a 21 punti, ma ha ancora  possibilità di salvarsi visto che la zona verde è a sole 6 lunghezze. Nel mezzo l‘Aston Villa a 25 punti e il Bournemouth a 27 punti insieme al Watford e West Ham che si salverebbero per differenza reti e il Brighton a 29.

Il vantaggio e sleale e le pressioni sui giocatori per non tornare a giocare

Secondo quanto è emerso negli ultimi incontri e confronti nel weekend, i club in fondo alla Premier League sono preoccupati che il piano di ospitare partite in stadi neutrali abbia un impatto negativo sul loro finale di stagione e crei ai club con più punti di godere di una situazione di vantaggio sleale. Indiscrezioni delle ultime ore riferirebbero anche di alcune società che avrebbero utilizzato il proprio personale medico peralimentare la paura tra i giocatori, sui rischi di tornare a giocare e propendere per la chiusura della stagione.

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