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“Più che un derby, una guerra”: la storica Corea del Nord-Corea del Sud, raccontata da Son

Lo storico match è andato in scena allo stadio Kim Il Sung della capitale nordcoreana, completamente deserto per decisione delle autorità. Un ‘derby’ conclusosi 0-0 dove non è mancata la tensione: “Sembrava una guerra” ha dichiarato nel post partita anche il vicepresidente della Federcalcio sudcoreana, Choi Young-il.
A cura di Alessio Pediglieri
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Una sfida surreale ma che pur sempre ha segnato – in positivo – la storia del calcio moderno, la partita tra Corea del Nord e Corea del Sud, in una gara valida per le qualificazione in Qatar, il Mondiale del 2022. Un match che è andato in scena senza testimoni, visto che dallo stadio non sono stati fatti entrare giornalisti, media e pubblico. Solamente le due squadre, i loro giocatori e i rispettivi dirigenti oltre, evidentemente ai delegati e rappresentanti FIFA. La gara si è conclusa a reti inviolate, 0-0.

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Un derby storico

Tra i giocatori in campo, c'era anche il sudcoreano Son, esterno offensivo del Tottenham con cui si è laureato lo scorso anno vice campione d'Europa in Champions League. Suo il racconto più dettagliato dello storico confronto tra le due nazionali, di due Paesi in guerra dichiarata tra loro. Nello stadio Kim Il Sung della capitale nordcoreana erano presenti sono i giocatori, i dirigenti e i delegati FIFA, nel deserto più totale: "E' un peccato che non abbiamo vinto ma, vista l'asprezza della partita, è già un gran risultato tornare a casa senza infortuni" è stato il suo commento a margine del match.

Il match ‘ blindato'

Una partita giocata sopratutto dai giocatori della Corea del Nord quasi come fosse una ‘guerra' in campo: "I giocatori nordcoreani erano molto suscettibili e aggressivi… Non risparmiavano offese e imprecazioni nei nostri confronti. Alla fine. però è andata bene". L'unico rammarico è stato non essere riusciti a vincere, in ottica qualificazioni mondiali per Qatar 2022. Una clima comunque teso e reso torrido dalla decisione di isolare l'incontro e renderlo blindato agli sguardi indiscreti di giornalisti e telecamere.

La ‘guerra' in campo

A rincarare la dose del giocatore del Tottenham è intervenuto nei commenti del dopo partita anche il vicepresidente della Federcalcio sudcoreana, Choi Young-il che non ha avuto parole tenere nei confronti della nazionale avversaria: "E' stato come una guerra di 90 minuti. Non ho mai visto una tale aggressività su un campo di calcio finora".

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