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Pirlo non sa ancora quale Juventus schierare contro la Lazio

La Lazio è il peggiore avversario per la Juventus che in questo momento ha risorse ridotte a causa di infortuni e Covid. Sabato la sfida con i capitolini può tenere aperto o chiudere il discorso scudetto, martedì la gara col Porto è decisiva per la Champions. Come arrivano i bianconeri al doppio confronto? Le parole di Pirlo su Morata sono emblematiche: “Spero possa giocare almeno per una mezzora”.
A cura di Maurizio De Santis
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La Juventus si gioca tutto, o quasi, in quattro giorni. Sabato affronta la Lazio in campionato, martedì ha il ritorno degli ottavi di Champions League con il Porto. Sono i peggiori avversari da affrontare in questo momento così delicato a causa degli infortuni e del Covid che sottraggono risorse e asciugano energie a chi, invece, è costretto agli straordinari. Quale sia la situazione lo spiegano bene le parole di Andrea Pirlo alla vigilia della partita. "Alvaro Morata sta meglio, spero sia in grado di giocare almeno per una mezz'ora… Cristiano Ronaldo avrebbe bisogno di riposare ma siamo contati e stringerà i denti anche nelle prossime gare. È un esempio per tutti". Accanto a CR7 ci sarà Kulusevski, scelta obbligata.

Pirlo dovrà fare a meno di Bentancur (positivo al coronavirus). Bonucci e de Ligt sono poco al di sopra della linea di rendimento, anche loro frenati da acciacchi e scorie. Arthur, Chiellini e Dybala restano indisponibili. "Non abbiamo molte alternative per scegliere centrocampisti e quindi dovremo inventarci qualcosa per mettere in campo la formazione migliore". In panchina andranno ancora una volta i giovani dell'Under 23. Uno in particolare, Fagioli, che il tecnico non può (e non vuole) rischiare in un match così importante. E il messaggio che manda a McKennie (potrebbe toccare a lui affiancare Rabiot a centrocampo) è molto chiaro: "Se pensa di essere arrivato al top dopo ha sbagliato tutto. La società lo ha riscattato ma questo per lui deve essere solo un punto di partenza".

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La variante sul tavolo è un'altra: lasciare l'americano in fascia con Cuadrado e arretrare Ramsey. Ma, al di là delle pedine da schierare, la priorità è riuscire a gestire bene il doppio sforzo che può fare da spartiacque con la stagione dei bianconeri: l'Inter è a +10 (o +7, ipotizzando la vittoria nel recupero con il Napoli), per credere ancora nello scudetto serve vincere contro i biancocelesti che negli ultimi anni si sono rivelati un avversario ostico. Ciro Immobile è l'unico calciatore dei capitolini ad aver segnato all'Allianz Stadium: gli ultimi 3 gol (2 nel 2017 regalarono la vittoria alla squadra di Inzaghi) a Torino sono opera sua. All'andata finì 1-1, con Caicedo a bersaglio in pieno recupero. Come fai a dimenticare una beffa del genere? "Sarà importante gestire bene ogni situazione e ogni giocata – aggiunge Pirlo -. Perché non si potrà andare a 100 all'ora per 90 minuti".

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