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Perché l’arbitro Massa ha annullato il gol di Kessié per fuorigioco di Giroud: la moviola

Numerose polemiche per il gol annullato nel finale di Milan-Napoli a Kessié. Il regolamento è molto preciso sul caso che ha coinvolto Giroud. L’episodio di San Siro è molto simile a quello di Atalanta-Roma.
A cura di Alessio Morra
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Finale carico di polemiche a San Siro dove il Napoli ha battuto 1-0 il Milan. Le polemiche sono figlie dell'annullamento del gol di Kessié all'89'. L'arbitro Massa ha cancellato la rete per la posizione di Giroud che era in fuorigioco ed ha tentato di partecipare all'azione e facendolo ha ostacolato un calciatore del Napoli.

Il finale di partita è stato molto intenso, anche se il Milan non crea tantissime occasione. All'89' però nell'area di rigore azzurra si crea il caos, un paio di rimpalli liberano Kessié che con una conclusione pulita mette il pallone nell'angolino, è 1-1. I calciatori del Napoli protestano, l'arbitro riporta tutti a centrocampo, ma poi viene richiamato da chi è al VAR e Massa va a rivedere le immagini. Le guarda giusto un paio di volte, decide velocemente, perché ciò che deve vedere gli è molto chiaro. Giroud è in fuorigioco, ma la decisione di Davide Massa fa subito scaturire delle discussioni. Perché qui non c'è da decidere se il francese era o meno in posizione di fuorigioco, ma bisognava capire se il bomber partecipava all'azione o no. E Massa ha ritenuto che Giroud fosse in posizione attiva. Corretta anche la decisione di richiamare l'arbitro ligure all'on field review.

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L'ex Chelsea in realtà non tocca nemmeno il pallone mentre è a terra, ed è in posizione di fuorigioco. Ma cercando di intercettarlo o di colpirlo va a ostacolare un difensore del Napoli e quindi per Massa la sua posizione diventa attiva. Gol annullato, con polemiche finale corposo, con proteste vivaci di Romagnoli e dello stesso Giroud.

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Ma cosa dice esattamente il regolamento?  Il regolamento relativo al fuorigioco stabilisce che calciatore in posizione di fuorigioco nel momento in cui il pallone viene giocato o toccato da un compagno di squadra deve essere punito soltanto se viene coinvolto nel gioco attivo: lo è interferendo con il gioco, toccando o giocando il pallone passato o toccato da un compagno o interferendo con un avversario impedendogli di giocare o di essere in grado di giocare il pallone, ostruendogli chiaramente la linea di visione, o contendendogli il pallone, o tentando chiaramente di giocare il pallone che è vicino quando questa azione impatta sull'avversario o facendo un'evidente azione che chiaramente impatta sulla capacità dell'avversario di giocare il pallone.

Il caso di Giroud ha fatto venire in mente quello di Palomino in occasione dell'episodio più discusso di Atalanta-Roma, incontro disputato sabato pomeriggio. Il tecnico degli orobici Gasperini ha protestato tantissimo per il 2-2 annullato a Duvan Zapata. Il colombiano aveva superato Rui Patricio e trovato il gol grazie alla deviazione decisiva di Cristante, disturbato – secondo la decisione finale dell'arbitro Irrati, guidato dal VAR – dalla presenza attiva di Palomino, partito in posizione irregolare.

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