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L'Uefa esclude il Manchester City dalle Coppe

Perché la Uefa ha escluso il Manchester City dalla Champions League

Le gravi violazioni in materia di Fair Play Finanziario hanno spinto l’Uefa a sanzionare il Manchester City con un’ammenda di 30 milioni e l’esclusione dalle Coppe. Secondo la Commissione della Federazione il club ha gonfiato i bilanci con ricche sponsorizzazioni per aggirare il regolamento. Cosa succede agli inglesi in questa edizione della Champions? Nulla, le sanzioni scattano per il 2020-21 e 2021-22.
A cura di Maurizio De Santis
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Violazione delle norme sul Fair Play Finanziario attraverso il "doping finanziario" dei conti iscrivendo ricche sponsorizzazioni a bilancio per rientrare nei parametri economici. Mancata collaborazione con gli organi di controllo della Uefa nel corso dell'indagine. Ecco in sintesi perché la Camera giudicante della Federazione internazionale ha deciso di infliggere al Manchester City una punizione durissima: esclusione per due stagioni (2020-2021, 2021-2022) dalle Coppe e ammenda di 30 milioni di euro. Un verdetto che potrebbe avere effetti devastanti a livello economico qualora venisse respinto il ricorso dal Tas.

Perché il Manchester City è stato escluso dalle Coppe

Le "gravi violazioni" individuate dalla Uefa fanno riferimento al periodo compreso tra il 2012 e il 2016. È in quegli anni che, sovrastimando i ricavi con il versamento di fondi da parte di sponsor, il Manchester City avrebbe commesso gli illeciti contestati dalla Commissione. Due su tutte le voci ritenute emblematiche e che hanno permesso agli inquirenti di ricostruire la pista di carta (e denaro) lungo la quale sono transitati i fondi provenienti da Etihad (compagnia di bandiera saudita) e Abu Dhabi United (il Fondo che fa capo allo sceicco Mansour bin Zayed al-Nahyan, proprietario del club).

  • In base ai riscontri effettuati sui documenti trapelati attraverso Footbal Leaks e Der Spiegel, i vertici dei Citizens sono stati i principali finanziatori di un contratto di sponsorizzazione da 67.5 milioni di sterline (80 milioni e rotti in euro). Una parte di queste somme (circa 8 milioni di sterline) sarebbero arrivate (2015-2016) anche dal brand internazionale dei voli.

Cosa succede al City in questa edizione della Champions

La squadra di Pep Guardiola è attesa dagli ottavi di finale e non corre alcun rischio per la stagione in corso. Il divieto di partecipazione alle Coppe (nello specifico, la Champions) è riferito alle prossime due edizioni. Ecco perché non è in discussione il doppio confronto in programma con il Real Madrid. In Premier, invece, le cose potrebbero cambiare alla fine di questa stagione con lo stravolgimento della classifica e l'accesso ai gironi di Champions da parte della quinta squadra in campionato.

Cosa può succedere nell'appello dinanzi al Tas

Puntare ad annullare la sanzione o, almeno, ottenere uno sconto. Ecco a cosa mira il Manchester City che difficilmente, allo stato dei fatti, riuscirà a ribaltare del tutto il verdetto della Uefa. C'è un precedente che fa "ben sperare" il club inglese e fa riferimenti a quanto accaduto al Milan che venne escluso dalle Coppe per due anni per violazione delle norme sul Fair Play Finanziario. Successivamente, in base a un accordo tra la società e la Uefa (Consent Award) i rossoneri avevano ottenuto, in cambio della mancata partecipazione all'Europa League 2019-2020, la cancellazione della sentenza sul triennio 2014-2017 e l'interruzione del secondo procedimento ancora pendente dinanzi alla Camera giudicante della Uefa, differendo oltre il 2021 il cosiddetto break-even (pareggio di bilancio).

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