Perché i calciatori del Milan avranno nomi diversi sulle maglie nella partita contro il Bologna

Leao con il cognome Conceicao stampato dietro la maglietta, Laurence su quella di Theo Hernandez e Sodipo sulla divisa di Tomori. Ma perché per la partita di questa sera contro il Bologna la squadra rossonera avrà cognomi diversi sulla propria maglietta? Il motivo è presto spiegato e replica l'iniziativa fatta già lo scorso anno dallo stesso Milan. Il club rossonero ha infatti deciso di celebrare la festa della mamma, che si festeggia domenica 11 maggio, con i cognomi delle madri dei calciatori del Milan stampati sulle maglie al posto di quello dei loro figli.
Un'iniziativa apprezzatissima dal mondo del calcio e dal popolo rossonero che ha preso il via grazie a Fondazione Milan che sosterrà con una raccolta fondi circa a 70 giovani mamme in età adolescenziale seguite dal programma di accompagnamento alla genitorialità promosso presso l’Hub Spazio Indifesa nel quartiere Gallaratese di Milano. Alla raccolta sarà destinata parte del ricavato delle aste per le maglie indossate in campo dai calciatori e per le esperienze “Scendi in Campo come mascotte”. Insomma, un modo originale per festeggiare la propria mamma.

Oltre a tutto ciò anche gli acquisti di capi della nuova collezione donna effettuati negli store fisici e online del Club da venerdì 9 a domenica 11 maggio e dei biglietti d’ingresso per il Museo Mondo Milan nel matchday di Milan-Bologna contribuiranno alla raccolta con parte dei proventi. Un modo da parte del Milan per celebrare la donna più importante nella vita di un figlio e anche per giocare con una carica maggiore. Per tutti infatti deve essere una spinta ulteriore portare praticamente in campo la propria madre e renderle omaggio in questa giornata così come per tutto l'anno.

I cognomi delle madri sulle magliette dei giocatori del Milan
Curioso il caso di Leao che giocherà con il cognome di Conceicao, lo stesso dell'allenatore rossonero. Colombo sarà l'unico cognome italiano in campo. Si tratta della mamma di Matteo Gabbia il quale sarà al centro della difesa nel terzetto completato da Tomori e Pavlovic. Quest'ultimo avrà lo stesso cognome per una questione culturale nota nell'est Europa per quanto riguarda i cognomi delle madri. Anche per Maignan sarà la stessa cosa, ma in questo caso la situazione è diversa poiché il portiere del Milan non ha mai conosciuto suo padre e per questo ha sempre portato solo e soltanto il cognome della madre.