3.977 CONDIVISIONI

Perché Bonucci su Caputo in Juventus-Sassuolo era intervento da espulsione

L’intervento di Bonucci da ultimo uomo su Caputo in Juventus-Sassuolo poteva essere sanzionato con l’espulsione. Un episodio da moviola che rientra nella casistica del Dogso, con una chiara occasione da gol che è stata negata. Errore da parte dell’arbitro Massa e del collaboratore al Var Chiffi.
A cura di Marco Beltrami
3.977 CONDIVISIONI
Immagine

Non sono mancati gli episodi da moviola nel match tra Juventus e Sassuolo che ha chiuso la domenica della 17a giornata di Serie A. Sotto la lente d'ingrandimento è finito in particolare il fallo commesso in apertura di partita da Bonucci su Caputo, sanzionato dal direttore di gara Massa con il giallo. La trattenuta reiterata del centrale bianconero sull'attaccante neroverde però poteva essere sanzionata anche con il cartellino rosso, in quanto chiara occasione da gol.

Juventus-Sassuolo, la moviola sul fallo di Bonucci su Caputo

Al minuto numero 12 di Juventus-Sassuolo, Bonucci si lascia sorprendere da Ciccio Caputo. Il difensore, ultimo uomo della formazione di Pirlo, con Demiral e Danilo più lontani, è costretto a fermare il bomber avversario con una vistosa trattenuta che viene punita dall'arbitro con il giallo. Di fronte alle proteste dei neroverdi, il direttore di gara Massa indica proprio gli altri difensori bianconeri, spiegando così il perché a suo dire non è un'episodio che merita il rosso. Il Var non interviene, ma sulla situazione sono tanti i dubbi, anche perché ci sono tutte le caratteristiche per fa rientrare questo episodio nella definizione di "DOGSO"  ossia "Deny an obvious goal scoring opportunity" (ovvero di un giocatore che "nega una chiara occasione da gol").

Perché Bonucci su Caputo in Juventus-Sassuolo era intervento da espulsione

Dunque perché la trattenuta di Leonardo Bonucci su Caputo poteva essere sanzionata con il rosso? In primis bisogna considerare la posizione dei due difensori più vicini al difensore bianconero e all'attaccante: si tratta di Demiral e Danilo, che non partecipano attivamente all'azione, senza essere in piena corsa, convinti dell'intervento del loro compagno di reparto, che invece si lascia beffare dal suo avversario.

Sarebbe dunque stato difficile per loro "rientrare", anche perché il pallone anche al termine della trattenuta, si trova a più di due metri da Bonucci-Caputo e indirizzato verso l'area, con il bomber che senza l'intervento falloso sarebbe stato in grado di impossessarsene e involarsi in direzione di Szczesny. Basti pensare che anche dopo il fischio di Massa, il giocatore pugliese, seppur rallentato dal capitano bianconero, è molto più avanti rispetto a Danilo e Demiral, che non avrebbero mai potuto raggiungerlo.

In termini di regolamento, ecco i parametri che devono essere valutati per rientrare nel DOGSO, ovvero il negare la segnatura di una rete o un’evidente opportunità di segnare una rete:

  • La distanza tra il punto in cui è stata commessa l’infrazione e la porta
  • La direzione generale dell’azione di gioco
  • La probabilità di mantenere o guadagnare il controllo del pallone
  • La posizione ed il numero dei difendenti

Alla luce di queste valutazioni e dei criteri del regolamento questa situazione rientra nella casistica delle "chiara occasione da gol", e Massa avrebbe dovuto sanzionare il giocatore con il rosso. O quantomeno essere richiamato dal Var, Chiffi direttamente dalla "sala moviola" avrebbe infatti dovuto richiamare l'attenzione del direttore di gara e indirizzarlo all'utilizzo dell'on-field review che avrebbe tolto ogni dubbio, su un episodio che "macchia" la sua prestazione.

3.977 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views