Palladino svela cosa ha detto a Scamacca prima di giocare contro il Cagliari: “Aveva 38 di febbre”

Raffaele Palladino si gode il suo momento magico con l'Atalanta che dopo aver battuto il Chelsea in Champions vince anche in campionato dopo la sconfitta di Verona contro l'Hellas nell'ultimo turno. Il successo sul Cagliari è un'iniezione di fiducia importante per la Dea capace di prendersi questi tre punti grazie alla doppietta di Gianluca Scamacca. L'attaccante sembra essersi completamente trasformato proprio sotto la gestione di Palladino e il due gol di questa sera sottolineano proprio questa evoluzione dell'ex Sassuolo. Proprio di lui ha parlato Palladino in diretta nella classica intervista post partita rilasciata a Sky e DAZN.
Il tecnico della Dea esaltando il suo centravanti ha evidenziato ciò che è accaduto a poche ore dal calcio d'inizio: "Gianluca aveva 38 di febbre fino a due ore dalla partita, ma ha stretto i denti". Questo ha raccontato l'allenatore dell'Atalanta che ha poi svelato cosa gli ha detto anche per caricarlo e cercarlo di convincerlo a farlo scendere in campo: "Io gli ho detto che le migliori partite si fanno quando si ha la febbre, a me succedeva sempre così e lui mi ha detto che se la sentiva".

A proposito di Scamacca poi lo stesso Palladino ha spiegato come sia possibile in queste giornate la sua trasformazione. Il tecnico con una battuta ha cercato di evitare di dare spiegazioni troppo tecnica ma spiega: "Non posso dire come sia cambiato altrimenti lo fanno tutti ma io li motivo tanto i miei attaccanti mettendoli in condizione di ricevere più palloni possibili – ha detto e aggiunge -. Sottolineo soprattutto la fase di non possesso perché loro sono i primi difensori e grazie a loro riusciamo ad essere più aggressivi e verticali e sanno che se pressano bene riescono ad avere più palloni possibili. Gianluca poi sta facendo davvero bene".
Sulla partita poi il tecnico ha esaltato l'approccio della sua squadra spiegando di potersi ora godere una settimana intera di lavoro senza dover scendere in campo subito in settimana: "In 21 giorni abbiamo fatto 7 partite e c'è stato un dispendio di energie importanti. Sull'1-1 potevamo crollare e invece mi è piaciuto vedere i valori di questa squadra che ha voluto vincerla con uno spirito battagliero".