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Napoli, ultimissime su acquisti e cessioni ufficiali: bilancio di calciomercato

Con la chiusura ufficiale del calciomercato è tempo di bilanci, di resoconti e di giudizi, sia pure parziali, sulle azioni delle diverse società di Serie A. Qui tocca al Napoli che ha chiuso la campagna acquisti con cinque innesti da 98 milioni di euro e la sensazione di aver aumentato la qualità media di una rosa ambiziosa in grado di poter recitare il ruolo di avversaria della Juventus campione d’Italia.
A cura di Salvatore Parente
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Risuona il gong finale e il calciomercato estivo 2019 va finalmente in archivio. Anche per il Napoli che, complessivamente, è riuscito a migliorare una rosa già forte con diversi innesti in grado di aumentare la qualità media della rosa e garantire più soluzioni a mister Ancelotti. Che però, alla fine dei giochi, ha ottenuto Lozano ma non è riuscito a ritrovare il pupillo James Rodriguez rimasto a Madrid con Zidane. Mentre nelle battute finali, quasi in extremis, il Toro chiude per Verdi strappandolo agli azzurri in prestito con obbligo di riscatto.

Acquisti: 104 milioni di euro per 7 innesti. Lozano è il colpo dell’estate

Il Napoli chiude la sua campagna acquisti con cinque colpi a referto, 98 milioni spesi e, come detto, la sensazione di aver agito bene ampliando qualitativamente una rosa già molto competitiva. Manolas (36 milioni) sostituisce al meglio Raul Albiol, Elmas (16 mln) pare più forte, oggi e pure in prospettiva, del duo DiawaraRog, Di Lorenzo (8 mln) assicura corsa e dinamismo sulla corsia destra di difesa mentre Llorente, specie a zero, sembra l’attaccante migliore rapporto qualità-prezzo in circolazione da affiancare al titolarissimo Milik. Mentre Lozano (38 mln), inseguito da mesi, è il colpo da novanta dei partenopei che aggiungono velocità, estro e concretezza ad un attacco già fortissimo e con la ‘palma’ di secondo miglior pacchetto avanzato dell’ultima Serie A. Completano il quadro, i riscattati Ospina (3.5 mln) e Karnezis (2.5 mln).

Cessioni: via diversi calciatori per 54 milioni di euro

Quanto alle cessioni, il primo anno di Ancelotti in panchina è stato importante per definire quali elementi sacrificare e mandare altrove. Ovviamente, senza svendere in giro calciatori comunque di buon livello. E così, da luglio in poi, il Napoli ha piazzato, in serie, Ounas (2.5 milioni di euro per il prestito) al Nizza, Inglese (2 mln), Sepe e Grassi al Parma (prestito con obbligo di riscatto), Rog (2 mln) al Cagliari, Diawara alla Roma (21 mln, nell’operazione Manolas), Raul Albiol (5 mln) al Villarreal, Vinicius Jr al Benfica (17 mln), Chiriches (2 mln per il prestito più obbligo di riscatto) al SassuoloRoberto Insigne (1.5 mln) al Benevento senza considerare i vari prestiti a referto (Costa, Palmiero, Tutino, ZerbinMachachCiciretti ecc…).

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E, proprio nelle ultimissime ore, anzi, negli ultimissimi secondi, alle 21.57, Verdi passa al Torino con la formula del prestito oneroso a 3 milioni di euro con obbligo di riscatto fissato a 20, più 2 di bonus facilmente raggiungibili. Per un mercato, oggi e quindi senza prendere in esame i riscatti (obbligo o diritto che siano) della prossima estate, da 54 milioni di euro incassati.

Il colpo sfumato: James Rodriguez, il Diez resta a Madrid

Il sogno di mezza estate, anzi, di tutta l’estate a tinte azzurre ha avuto un nome ben preciso: James Rodriguez. Eppure, nonostante le proposte di prestito con diritto di riscatto da parte del Napoli e la mediazione dell’agente Mendes, i campani non sono riusciti a strappare il pupillo di Ancelotti ai Blancos che, anche per via di un mercato non certo stellare, Hazard a parte, e di alcuni infortuni in rosa, non ultimo quello di Asensio, hanno resistito alla corte napoletana.

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Cosa manca: un trequartista e forse un centrocampista di rottura

E così, in squadra, sembra mancare proprio un uomo come James Rodriguez tra le linee per le perfetta applicazione del discusso 4-2-3-1. Al momento, non ancora assimilato alla perfezione dai ragazzi in campo con le sette reti incassate nelle prime due di campionato, come allarme rosso per la tenuta difensiva del Napoli. Al quale, potrebbe servire un altro centrocampista, magari, un interditore di grossa taglia e di buona stazza.

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