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Napoli ‘spagnolo’, batte il Lecce 4-1. Llorente e Fabian Ruiz decisivi

Match vibrante al ‘Via del Mare’ col Napoli di Ancelotti bravo ad andare in vantaggio per tre reti a zero e poi meno capace di gestire il vantaggio. Col Lecce che accorcia dal dischetto e prova l’insperata rimonta. Poi, il solito Llorente, già pienamente inserito nei meccanismi azzurri, chiude tutto per il poker finale dei campani.
A cura di Salvatore Parente
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Nonostante un avvio non proprio spettacolare e ricco di errori in costruzione, il Napoli riesce ad avere la meglio sul Lecce di Liverani espugnando il ‘Via del Mare’ per 4-1. Al termine di una partita relativamente tranquilla e che certifica la possibilità di esperire alcune modifiche tattiche, e di uomini, utili anche per il prosieguo della stagione. Llorente bene con Milik, buono pure il 4-3-3 come da riproporre il terzetto di centrocampo composto, senza Allan indisponibile, da Zielinski, Elmas e Fabian Ruiz. Ma la partita prende una piega positiva per gli ospiti già nel primo tempo con Llorente prima e Insigne dal dischetto poi, a indirizzare la gara e a spegnere la furia agonistica e l’entusiasmo del Lecce. La ripresa, invece di subire un netto calo in termini di ritmi e agonismo, si trasforma in una autentica battaglia. Merito di un Lecce vivo, combattivo che resta sul pezzo, pure dopo il 3-0 di Fabian Ruiz, e che trova il gol di Mancosu che accorcia le distanze. Che poi si allargano malgrado l’ottima reazione dei padroni di casa col Napoli in grado di alzare il livello del suo palleggio e raggiungere con Llorente, spietato, il poker partenopeo.

Primo Tempo

Napoli col centrocampo qualità e il 4-3-3. Densità al centro per il Lecce

Il match inizia subito con una sorpresa: Milik e Llorente in tandem e Insigne spostato in avanti nel terzetto offensivo azzurro. Per sviluppare un 4-3-3 frutto di alcune assenze, vedi quella di Allan, e di un robusto turnover con ben otto cambi nell’undici iniziale rispetto alla vittoriosa uscita europea col Liverpool. E con Zielinski, Elmas e Fabian Ruiz, chiamati a mettere insieme una mediana dal grande, grandissimo palleggio. Insomma, Ancelotti scompagina subito le convinzioni tattiche di Liverani ma anche di tutti gli addetti ai lavori costretti, anche stavolta, a rivedere le loro previsioni in tema di formazione titolare. Il Lecce, un po’ disorientato, sceglie invece la densità in mezzo al campo e tre attaccanti leggeri, in piena controtendenza rispetto alle torri gemelle napoletane, come Mancosu, Farias e Falco.

le posizioni medie in campo di Lecce (in arancio) e Napoli (in azzurro) (whoscored.com)
le posizioni medie in campo di Lecce (in arancio) e Napoli (in azzurro) (whoscored.com)

Lecce aggressivo, Napoli impreciso nel palleggio. Llorente salva tutti

Nella parte iniziale, e poi centrale della prima frazione di gara, il Napoli è padrone del gioco. È cioè in pieno possesso delle operazioni pur pagando una certa insospettabile imprecisione a centrocampo. Con i tre tenori della mediana capaci di sbagliare tanto in fase di costruzione nei primi 28 giri di orologio. Diciannove, difatti, saranno gli errori in impostazione dell’intera compagine di Ancelotti in questo segmento temporale, col Lecce, e la sua intensità, complici di questa strana tendenza.

i 261 tocchi in partita del terzetto centrale del Napoli Ruiz, Elmas, Zielinski (whoscored.com)
i 261 tocchi in partita del terzetto centrale del Napoli Ruiz, Elmas, Zielinski (whoscored.com)

Risolta però da Llorente, alla prima rete col Napoli in Serie A, con un gol, proprio al 28’, che cancella parzialmente la fallosità iniziale. Milik entra in area, calcia verso la porta avversaria ma la deviazione del pacchetto arretrato dei salentini favorisce lo spagnolo, che di interno sinistro, batte Gabriel.

la prestazione, in numeri, di Llorente (sofascore.com)
la prestazione, in numeri, di Llorente (sofascore.com)

Llorente è una furia e guadagna il penalty, Insigne (bis) segna dal dischetto

Pochi minuti più tardi, con un Napoli ringalluzzito e maggiormente in fiducia dopo il punto dell’1-0, Llorente, scatenato, guadagna un penalty che indirizza irrimediabilmente la gara. Su punizione laterale, all’altezza della trequarti dei padroni di casa, lo spagnolo spizza di testa in direzione dei compagni ma il braccio di Tachtsidis, largo, evita alla sfera di compiere il suo naturale percorso. Consulto Var dell’arbitro Piccinini e rigore. Dal dischetto si presenta Insigne che però, in prima battuta, si fa ipnotizzare dall’ex Gabriel. Ma il portiere, stando alle nuove regole, devia con infrazione: i piedi del brasiliano sono entrambi in avanti, oltre la linea di porta e il tiro dagli 11 metri è, a termini di regolamento, da ripetere. Stavolta però, il capitano azzurro non si fa intimorire e segna calciando con forza e precisione sulla destra di Gabriel: è 2-0.

Secondo Tempo

Il Lecce ci prova ma Fabian firma il terzo gol

A inizio ripresa, il Lecce prova a riversare in campo tutte le energie possibili per provare a riaprire una sfida davvero complicata. E i salentini riescono, in prima istanza, a creare qualche grattacapo ad un Napoli che, prima di rimettere la testa nel match, ci mette un po’. E così, al 49’, su punizione conquistata da Farias, Lucioni svetta di testa su Ghoulam sfiorando la trasversale di Ospina. Ma questo tentativo leccese ha l’effetto di ridestare i campani che ribaltano il fronte e trovano, con un chirurgico Fabian Ruiz, il gol del 3-0 su grande conclusione dal limite della 16 metri avversaria dello spagnolo. Che oggi, ha in Abidal, team manager del Barcellona, uno spettatore d’eccezione.

il duello, in cifre, fra Mancosu e Ospina (whoscore.com)
il duello, in cifre, fra Mancosu e Ospina (whoscore.com)

Ospina la combina grossa, e Mancosu accorcia. Llorente chiude tutto

Al 61’, con un Napoli in totale controllo, c’è un Ospina che prima si esalta e poi combina un bel pasticcio per la chance del 3-1 salentino. E infatti il colombiano su ottima conclusione di Majer si produce in una parata d’antologia, salvo poi rovinare tutto andando a pressare Farias sulla sua stessa deviazione. Il #25 eccede nella voglia di sradicare la palla all’ex Empoli che viene poi travolto dallo stesso Ospina. Il Var certifica che la palla non sia andata oltre la linea di fondo durante la parata dell’ex Arsenal e legittima il fischio di Piccinini. Sul dischetto si presenta Mancosu che spiazza Ospina per il 3-1 e le rinvigorite speranze giallorosse.

Il Napoli però alza nel finale il livello del suo palleggio, aumenta la qualità media del suo rendimento trovando nel fraseggio il miglior alleato per spegnere gli ardori giallorossi. Con Llorente, nel finale, giustiziere del Lecce con un tap-in che regala il poker ai suoi.

i voti di sofascore.com
i voti di sofascore.com

Tabellino e voti

Lecce (4-3-3) #21 Gabriel 5.5; #29 Rispoli 5.5 (Dal 70’ Benzar 6), #5 Lucioni 5.5, #13 Rossettini 5.5, #27 Calderoni 5; #23 Tabanelli 6-, #77 Tachtsidis 5 (Dal 46’ Petriccione 6), #37 Majer 5.5; #10 Falco 6- (dal 65’ Lapadula 6), #17 Farias 6, #8 Mancosu 6. A disposizione: #95 Bleve, #22 Vigorito; #3 Vera, #14 Dumancic, #2 Riccardi, #6 Benzar; #4 Petriccione, #11 Shakov; #19 La Mantia, #9 Lapadula, #32 Lo Faso, #30 Babacar. Allenatore Fabio Liverani 5.5

Napoli (4-3-3) #25 Ospina 5; #2 Malcuit 6.5, #19 Maksimovic 6.5, #26 Koulibaly 6.5, #31 Ghoulam 6; #8 Fabian Ruiz 7-, #20 Zielinski 6.5, #12 Elmas 6- (Dal 74’ Callejon s.v.); #24 Insigne 6.5, #9 Llorente 7.5 (Dal 87’ Luperto s.v.), #99 Milik 6 (Dal 73’ Lozano ). A disposizione: #1 Meret, #27 Karnezis; #22 Di Lorenzo, #6 Mario Rui, #23 Hysaj, #13 Luperto; #20 Gaetano, #7 Callejon; #11 Lozano, #14 Mertens. Allenatore Carlo Ancelotti 6.5

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