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Napoli, Aurelio De Laurentiis: “Presto in campo ma nella sicurezza della salute di tutti”

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, scrive una lettera di auguri ai tifosi azzurri e affronta tutti i temi degli ultimi giorni, dall’emergenza Coronavirus (“tanti ci hanno lasciato e lo hanno fatto senza poter nemmeno riabbracciare per l’ultima volta i loro cari. E tanti sono ancora in difficoltà”) fino alla possibilità che la Serie A riparta quanto prima.
A cura di Maurizio De Santis
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Riprendere al più presto ma nella sicurezza della salute di tutti. Aurelio De Laurentiis pubblica sui social una lunga lettera dedicata ai tifosi del Napoli. Parla di tutto: del momento di grande preoccupazione per l'emergenza sanitaria provocata dal Covid-19, dei riflessi durissimi sull'economia (del Paese, del calcio e in particolare delle famiglie), delle prospettive del calcio italiano che nelle prossime settimane potrebbe rimettersi in moto. Quando? A partire dal 4 maggio, la data che lo stesso ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha indicato come possibile per la ripresa degli allenamenti. Quanto al campionato, servirà avere ancora un poco di pazienza: 31 maggio oppure 7 giugno le finestre individuate per il nuovo fischio d'inizio.

Cari tifosi del Napoli, cari napoletani e appassionati di calcio. Sono auguri diversi dal solito quelli che mi appresto a farvi. So che il calcio vi manca – è l'incipit del discorso del presidente azzurro – ma presto tornerà anche quello. Sto lavorando per una ripresa che sia veloce nella sicurezza della salute di tutti.

Lentamente si tornerà alla normalità. Occorrerà del tempo prima di rivedere gli stadi pieni e senza alcun pericolo per la salute pubblica. Almeno fino a dicembre tutte le partite si svolgeranno a porte chiuse. E sarà così anche nel 2021. Quando si vedrà la cosiddetta "luce in fondo al tunnel"? Forse a marzo. Prima di allora non è possibile né sensato fare previsioni.

Riusciremo a uscirne – scrive ancora il numero uno del club azzurro – non senza difficoltà, ma ci riusciremo. Non dico che tutto tornerà a essere come prima, perché molte cose, molti nostri atteggiamenti non andavano bene.

Una Pasqua strana, condizionata dalla paura per un nemico subdolo e terribile. De Laurentiis fa una riflessione speciale anche sulla situazione delicata che il Paese sta vivendo.

Tanti ci hanno lasciato e lo hanno fatto senza poter nemmeno riabbracciare per l’ultima volta i loro cari. E tanti sono ancora in difficoltà. Penso a chi è in terapia intensiva, penso al personale medico che sta combattendo una battaglia difficilissima. E penso a tutti quelli che sono stati colpiti economicamente da questa pandemia. Ce la faremo a uscirne e sono sicuro che le nostre vite potranno, un giorno, essere anche migliori.

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