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Mourinho non usa giri di parole alla vigilia del derby: “Quel ragazzo ha fatto una cag**a”

Aria di derby per José Mourinho, il primo della sua carriera nella capitale. Alla vigilia il tecnico della Roma carica la sua squadra, rilanciatasi con la vittoria sull’Udinese dopo la sconfitta in casa del Verona: “È bello anche prepararle queste partite, per me sarà un privilegio, un’esperienza che mi renderà più ricco”
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A cura di Paolo Fiorenza
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Non è una vigilia come le altre per José Mourinho, che si accinge a vivere il suo primo derby della capitale da allenatore della Roma. Una sfida sentitissima, alla quale i giallorossi si presentano sull'onda della vittoria contro l'Udinese che ha rilanciato le loro ambizioni dopo la sconfitta di Verona. "I derby sono partite belle da giocare, che non preoccupano un allenatore perché non bisogna motivare i giocatori – spiega lo Special One nella conferenza di vigilia – È bello anche prepararle queste partite. Ero più preoccupato dell'Udinese, perchè il pensiero poteva essere solo al derby. Giocheremo per vincere, sappiamo che non sarà sempre possibile e che la Lazio ha le stesse nostre ambizioni, ma voglio lo stesso atteggiamento di sempre. Mi piace giocare i derby, sarà un privilegio giocare questo di Roma. Sarà un'esperienza che mi renderà più ricco".

Contro la squadra di Sarri, Mourinho dovrà a fare a meno di Lorenzo Pellegrini, fermato dal giudice sportivo dopo un avvio di stagione strepitoso. Il tecnico portoghese non ha ancora digerito l'espulsione per somma di ammonizioni del suo capitano nel finale del match contro l'Udinese e non usa giri di parole per descrivere l'operato dell'arbitro Rapuano nella circostanza: "Quel ragazzo giovane ha fatto una cagata e la prossima volta farà meglio. Avrà il suo allenatore, Rocchi, che sicuramente con la sua esperienza lo può aiutare a migliorare".

Un Mourinho che tuttavia appare molto pacato e sembra voler dare un'immagine diversa dal passato, quando eravamo abituati a vederlo in lotta contro il mondo: "Ma non c'è motivo per litigare con nessuno. Datemi un motivo per litigare con qualcuno, ancora non mi è arrivato. Quando la situazione arriverà, in un modo naturale e automatico, non devo essere io a cercare di litigare con la gente. Io la rispetto, loro mi rispettano".

Infine il portoghese manda un pensiero affettuoso al giovane Nicola Zalewski, appena rimasto orfano del padre che non ce l'ha fatta a sconfiggere un brutto male: "È un momento difficile per la famiglia Zalewski, non solo per Nico, in questo momento ovviamente tutti siamo con lui. Vediamo domani, ma sarà una sua decisione se vorrà giocare o no perché è importante che sia lui a decidere, in accordo col suo modo di iniziare a convivere con un mondo nuovo per lui, senza il suo papà. Lo voglio per domani ma vediamo quello che dice lui".

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