Mourinho e lo sgarbo all’Inter: “Le terze in Champions non devono andare in Europa League”

Josè Mourinho contro l'Inter. Una notizia che nessuno pensava mai potesse arrivare per lo Special One che nel 2010 ha legato a doppio filo la propria carriera con il Triplete vinto proprio in nerazzurro. In realtà il tecnico portoghese, oggi al Tottenham, non ce l'ha direttamente con la sua ex squadra ma con il ‘protocollo' Champions League per cui le terze di ogni girone scendono in Europa League, diventandone – almeno sulla carta – nuove favorite per la vittoria finale.
Uno sgarbo verso gli altri club che in Europa League ci sono e hanno lottato per continuare ad esserci. Le parole di Mourinho arrivano dopo l'ultima sfida di campionato, contro il Wolverhampton contro cui gli Spurs hanno conquistato tre punti pesantissimi in vista della rincorsa in classifica, obiettivo quarto posto. Proprio verso gli sconfitti, lo Special One ha rivolto il proprio pensiero in ottica Europa: "Il Wolverhampton rischia di incrociare alcune squadre forti che scendono dalla Champions come Inter o Ajax. Per me chi non supera i gironi di Champions dovrebbe uscire definitivamente dalle competizioni europee"
Inter e Ajax, grandi decadute, ora in Europa League
Proprio l'ex sorpresa della scorsa stagione, l'Ajax, e l'armata di Conte sono tra le due nuove favorite al successo finale. Di un'altra caratura rispetto alle qualificate in Europa League, con equilibri che si rimescolano in attesa dei sorteggi e degli accoppiamenti. Dunque, per lo Special One sarebbe da rivedere la struttura di qualificazioni e ripescaggi, con buona pace dei tifosi nerazzurri a cui oltre al danno dell'eliminazione si aggiunge la beffa dello sgarbo di un ex condottiero.
Quando Mou vinse con il Manchester United
Dopotutto, Mourinho ha voce in capitolo per analizzare l'Europa League. Malgrado una parentesi tutt'altro che positiva, il portoghese vinse il torneo in sella al Manchester United. Era la stagione 2016/2017 e il Manchester United si impose per 2-0 contro l'Ajax, vincendo il trofeo per la prima volta nella sua storia mentre per Mourinho si trattava della seconda affermazione personale, dopo quella con il Porto, e del trofeo numero 17 su 25 finali disputate