Montella ci crede: “Ho avuto 13 operazioni, sono caduto mi sono sempre rialzato”
Dopo il capitombolo interno che ha chiuso un 2019 sicuramente negativo per la Fiorentina, Vincenzo Montella non si tira indietro e affronta a viso alto la conferenza stampa post partita. Mentre dal quartier generale viola non trapelano decisioni immediate sul suo futuro, il tecnico dei gigliati non si sente sull'orlo del baratro. Anzi, così come aveva sottolineato alla vigilia ("le difficoltà mi stimolano"), rincara la dose e prova a mostrarsi saldo alla guida della squadra.
Nella mia vita non ho mollato mai. La mia storia lo dice: mi sono infortunato 13 volte, non ho mai pensato di mollare. Sono caduto e mi sono sempre rialzato. La situazione attuale? Fa capire chi ti è amico, ma sono sereno e pronto a continuare
Un poker che lascia il segno
Ma il poker subito davanti ai propri tifosi non può non lasciare strascichi. Il malumore del Franchi è stato evidente, il non gioco dimostrato per quasi 90 minuti, anche. Così come l'aver visto una squadra che non è mai seriamente entrata in partita, in balìa di un avversario più forte e concreto di testa, di gioco, di voglia.
Nelle difficoltà gli uomini scesi in campo hanno risposto, questo mi riempie d'orgoglio e di convinzione a continuare. Poi il calcio è fatto di episodi e le partite prevalentemente le determina chi ha qualità. Noi ce l'abbiamo, dobbiamo solo mostrarla.
Le convinzioni del tecnico
Chi vuole però un Montella ‘dimissionario' nello spirito sbaglia. L'Aeroplanino spiega il momento, è realista, anche disilluso ma convinto che questa Fiorentina approfittando del riposo possa cambiare rotta e rilanciarsi per un finale di stagione completamente differente dall'attuale. Dopotutto il crollo nel secondo tempo è stato evidente, inutile negarlo
Credo che chi era allo stadio abbia visto che ci abbiamo provato fino in fondo. La differenza tra le due squadre è abbastanza evidente. Adesso viene la sosta e se ci sarò ancora io farò di tutto per cambiare il trend.
Il futuro di Montella
Il futuro del tecnico però resta in bilico. Difficile pensare che si prosegua sulla linea della fiducia completa così come nei giorni scorsi la società gigliata aveva professato. E' un risultato che fa male e lascia il segno. Adesso la palla passa agli uomini di Commisso che dovranno decidere in 16 giorni di insistere sull'attuale progetto o trovare alternative valide.
