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Milan massacrato dagli arbitri: ultimo nel girone Champions (anche) per tre sviste decisive

Milan ultimo in classifica nel suo girone di Champions dopo il pareggio con il Porto. Anche nella sfida contro i lusitani i rossoneri possono recriminare per una svista arbitrale in occasione del gol del momentaneo vantaggio della formazione portoghese. Un replay di quanto accaduto all’andata e contro l’Atletico.
A cura di Marco Beltrami
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Il Milan è ultimo nel gruppo B della Champions League con un solo punto all'attivo, arrivato dal pareggio casalingo contro il Porto. Un rendimento figlio sicuramente di una squadra che in Europa non è riuscita a ripetere le prestazioni brillanti sfoderate in campionato, dove guarda tutti dall'alto a braccetto con il Napoli. Il Milan però può sicuramente recriminare per tanti episodi arbitrali negativi che hanno condizionato in particolare l'andata e ritorno contro i lusitani e il match casalingo contro l'Atletico Madrid. Un motivo di grande frustrazione per i rossoneri, a dir poco sfortunati.

Anche nell'ultima sfida contro il Porto è apparso evidente l'errore commesso dall'esperto direttore di gara Turpin e dai suoi collaboratori in occasione della rete del momentaneo vantaggio ospite firmato da Diaz. In avvio d'azione infatti sembra chiaro l'intervento falloso di Gruijc su Bennacer: il centrocampista del Porto prima del pallone, tocca l'avversario con la gamba sinistra. E il Var? La moviola in campo in questo caso non è intervenuta perché la valutazione-interpretazione di Turpin non è stata considerata un chiaro ed evidente errore.

Una beffa per il Milan che già nel match dell'andata aveva incassato una vera e propria beffa in occasione del gol vittoria segnato da sempre da Diaz. Anche in questo caso polemiche per un contatto al limite dell'area tra Taremi e Bennacer, con il primo che dopo essersi disinteressato del pallone, lo ha colpito con una maliziosa spallata-ancata mettendolo fuori gioco. A giovarne il colombiano che ha beffato l'estremo difensore rossonero. Una situazione che ha alimentato non poche polemiche.

Il tutto anche perché il Milan aveva protestato a lungo già in occasione del match interno contro l'Atletico Madrid, con la gestione dell'arbitro Cakir che non era stata digerita. Oltre alla sua gestione dei cartellini a far discutere era stato il rigore concesso nel recupero all'Atletico per un tocco di mano di Kalulu. Il direttore di gara (non punito dall'Uefa) ha sanzionato solo l'irregolarità del difensore del Milan e non quella di Lemar, che sembrerebbe aver toccato il pallone anche lui con la mano prima dell'avversario. In questo caso il silent check del Var ha confermato la decisione arbitrale, lasciando l'amaro in bocca alla formazione di Stefano Pioli.

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