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Mauro Bressan e la rovesciata in Fiorentina-Barcellona: “Quel gesto l’ho preparato fin da bambino”

Mauro Bressan è stato un centrocampista di buon livello per tanti anni in Serie A ma il momento più alto della sua carriera è stato, senza dubbio, il 2 novembre 1999 con la maglia della Fiorentina in una partita di Champions League: su un campanile al limite dell’area del Barcellona realizzò un goal straordinario con una spettacolare rovesciata. La rete è stata inserita tra le più belle della storia del calcio in un sondaggio UEFA di qualche anno fa.
A cura di Vito Lamorte
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"In quella partita, quella palla doveva andar dentro per forza; era tutto disegnato alla perfezione”. Mauro Bressan è stato un centrocampista che ha giocato per tanti anni a buoni livelli in Serie A ma il momento più alto della sua carriera è stato, senza dubbio, il 2 novembre 1999. Un lampo. Un momento che resta per sempre. Nell'ultimo match del primo girone della Champions League 1999/2000 il calciatore che all'epoca vestiva la maglia della Fiorentina segnò un goal che è stato inserito tra i più belli della storia del calcio in un sondaggio UEFA di qualche anno fa.

La squadra viola affrontava il Barcellona al Franchi e al minuto 14 quel ragazzo classe 1971 nato a Valdobbiadene fu l'attore principale di uno spettacolare 3-3 tra i toscani guidati da Giovanni Trapattoni e i blaugrana allenati da Louis Van Gaal. Al limite dell'area di rigore, dopo un rinvio della difesa catalana, si alzò un campanile che sembrava di difficile gestione per tutti gli attori presenti nelle prossimità ma, dopo un rimbalzo a terra, Bressan fu il più lesto di tutti e coordinandosi in uno spazio piccolissimo si esibì in una spettacolare rovesciata che dopo aver toccato la traversa si infilò alle spalle di Arnau. Un gesto atletico di rara bellezza per velocità di esecuzione e tecnica.

In una diretta Instagram della scorsa primavera, Mauro Bressan, che oggi gestisce la scuola calcio NFA Academy, è tornato a parlare di quella bellissima serata per lui e per la Viola, visto che anche grazie a quel pareggio arrivò la qualificazione al secondo girone (all'epoca la formula del massimo torneo europeo era diversa).

L'ex centrocampista di Bari, Venezia, Perugia, Como, Cagliari, Foggia e Lugano raccontò che quel tipo di gesto tecnico faceva parte del suo bagaglio perché lo aveva provato e riprovato:  "La racconto sempre con piacere. Quel momento lì è stato il suggello di tutta una serie di allenamenti da quando ero bambino. Mi son sempre divertito a fare le rovesciate. Mi dava proprio gusto a fine allenamento a provarle e riprovarle, però se non la metti in pratica rimane fine a sé stessa".

Il grandissimo giornalista Gian Paolo Ormezzano, nel suo libro ‘Tutto il calcio parola per parola', definì la rovesciata come "l'esercizio più spettacolare, che talora manda la palla addirittura in rete". Il gesto di Mauro Bressan è stato esattamente tutto questo.

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