6.165 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Materazzi a muso duro: “Odio la Juve, quando ha perso le finali di Champions il mio cuore batteva forte”

L’ex difensore dell’Inter e campione del mondo con la Nazionale ripercorre alcuni momenti della carriera. Dal rapporto speciale con José Mourinho fino alla rivalità coi bianconeri.
A cura di Maurizio De Santis
6.165 CONDIVISIONI
Marco Materazzi ha conquistato il triplete con José Mourinho sulla panchina dell'Inter.
Marco Materazzi ha conquistato il triplete con José Mourinho sulla panchina dell'Inter.

Fare il nome della Juventus a Marco Materazzi è come sventolare il mantello rosso davanti al muso di un toro. Quel che accade dopo è tutto a rischio e pericolo del torero che azzarda la mossa. Durante la lunga chiacchierata nello studio di Italian Football Tv gli pongono una serie di domande sulla carriera: alcune le affronta e le stoppa di petto, su altre entra in tackle duro alla sua maniera. Ti arriva addosso come un treno e speri solo che non ti prenda in pieno. Schietto come sempre, parla con estrema sincerità. Una dote che pochi hanno.

A ‘Matrix' (il soprannome di battaglia quando era in campo) sottopongono una serie di quesiti, serbando quello sui bianconeri come ciliegina sulla torta. Menzionano la testata di Zinedine Zidane che risale al 2006 e lui, a fior di labbra, racconta cosa si sono detti: "Mi voleva dare la maglia… gli dissi: preferisco tua sorella". C'è ancora un retroscena ulteriore, lo regala svelando il contenuto dell'abbraccio con José Mourinho quando ormai tutti sapevano che il manager portoghese avrebbe lasciato i nerazzurri.

Il successo in finale di Champions League con il Bayern Monaco era stato il canto del cigno, l'epilogo più bello per lasciarsi e dirsi addio con un trionfo e la consapevolezza di aver dato (e vinto) tutto. L'immagine del tecnico che scende dall'auto e corre verso il suo calciatore per consolarlo è scolpita nella memoria dei tifosi.

"Era speciale, conosceva i nomi di tutti i nostri figli e di tutta la nostra famiglia", le parole di Materazzi verso l'ex allenatore. Ma quel momento di dolce amarcord trova la chiosa nella ruvidezza di un'altra battuta. Il riferimento è proprio a quel momento di tenera tristezza dopo il trionfo in Coppa: "Volete sapere cosa gli dissi quando mi abbracciò? Vaffa****o…. perché mi stava lasciando nella mani di Rafa Benitez".

Ultimo aneddoto che aggiunge un po' di pepe alla narrazione dei fatti: l'argomento scivola sulla Juventus, rivale storica dell'Inter. A Materazzi quasi si gonfia la vena sul collo e il concetto che esprime è una bordata pesante. "La rispetto come club ma dal punto di vista sportivo la odio".

Un'avversione che no dissimula affatto e ne spiega la portata aggiungendo un'altra considerazione a corredo delle finali di Champions perse dai bianconeri a Berlino nel 2015 contro il Barcellona (3-1) e a Cardiff nel 2017 contro il Real Madrid (4-1). Avesse trionfato in almeno una delle due avrebbe eguagliato il triplete interista. "Io c’ero a Cardiff e a Berlino quando persero – ha aggiunto Materazzi – il mio cuore batteva fortissimo, se avessero vinto sarebbe stato brutto".

6.165 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views