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Mancini può restare sulla panchina dell’Italia: segnali positivi dopo il colloquio con Gravina

Roberto Mancini è pronto a ripartire sulla panchina dell’Italia dopo la delusione Mondiali, dimissioni per ora scongiurate. Il Ct ha avuto un lungo colloquio con Gravina che ha confermato la fiducia della Federazione al tecnico di Jesi.
A cura di Fabrizio Rinelli
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L'immagine di Roberto Mancini disorientato, quasi incredulo, dinanzi alle telecamere al termine di Italia-Macedonia del Nord è ancora impressa nei nostri occhi. Il Ct dell'Italia quasi non ci credeva, così come il resto del Paese. Gli Azzurri fuori dai Mondiali 2022 otto mesi dopo il successo degli Europei. La seconda delusione consecutiva per la nostra Nazionale dopo la notte amara di Milano nel 2018 contro la Svezia. Mancini non ha voluto parlare di futuro, l'aveva anticipato chiaramente nella pancia dello stadio Barbera. Aveva bisogno di riflettere e pensare.

Come scritto dal Corriere della Sera quest'oggi, l'intenzione della Federazione è sempre stata quella di puntare su Mancini che ha anche sottoscritto un contratto con l'Italia fino al 2026. Ecco perché Gabriele Gravina, presidente della Figc, dopo la notte di Palermo ha voluto subito incontrare il Ct per riporre in lui comunque la fiducia di tutto il movimento calcistico italiano. La sensazione è quella che Mancini abbia, per ora, abbandonato l'ipotesi delle dimissioni concentrandosi sui prossimi obiettivi: ‘la finalissima' con l'Argentina a giugno e la Nations League.

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"La Turchia deve essere il trampolino di lancio per giocare una grande partita con l’Argentina" scrive il quotidiano riportando le parole del Ct azzurro, all'indomani della sconfitta contro la Macedonia del Nord, nel corso del discorso fatto alla squadra al primo allenamento a Coverciano. Mancini pare dunque aver accantonato per ora questa cocente delusione metabolizzando il rammarico del ko del Barbera concentrandosi subito ai prossimi obiettivi. L'unica cosa chiesta da Gravina sarebbe stata quella di proseguire sul progetto giovani iniziato dopo il suo arrivo.

In Turchia il tecnico di Jesi ripartirà dunque dall'ossatura forte del gruppo che ha conquistato gli Europei lasciando comunque maggiore minutaggio a chi non ha giocato a Palermo. Giocatori come Zaniolo, Scamacca e Tonali che con tutta probabilità faranno parte dell'Italia che nell'immediato futuro avrà l'arduo compito di primeggiare in tutte le competizioni, a partire dai prossimi Europei fino alle gare di qualificazione per i Mondiali 2026 in Canada. La prima base da cui ripartire però sembra essere stata messa: la permanenza di Mancini. Oggi la conferenza stampa…

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