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Manchester City a pezzi dopo l’Atletico: “In tre giorni 71 trattamenti medici sui giocatori”

Il Manchester City è in netta difficoltà dopo le fatiche imposte dal calendario che ha visto i Citizens giocare due volte contro Atletico e Liverpool in pochi giorni. Squadra completamente a pezzi.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Le ultime quattro partite del Manchester City sono state un autentico tour de force per la squadra di Guardiola. I Citizens sono stati infatti impegnati in quattro partite a dir poco impegnative. Dal 5 al 16 aprile Foden e compagni hanno affrontato due volte l'Atletico Madrid e due volte il Liverpool. I quarti di finale di Champions League contro gli spagnoli con tanto di rissa finale nel decisivo match di ritorno, i Reds nel big match di Premier e poi nella semifinale di FA Cup. Soprattutto al Wanda Metrpolitano è andata in scena un'autentica battaglia senza esclusione di colpi che ha visto i giocatori del Manchester City arrivare a fine partita stremati per la fatica di portare a casa la qualificazione alla semifinale di Champions League.

Uno sforzo non indifferente per il Manchester City spiegato dallo stesso Pep Guardiola nella conferenza stampa di ieri che anticipava la gara di oggi che gli inglesi dovranno giocare contro il Brighton alle 21:00. Pep Guardiola ha rivelato che sono state somministrate 71 cure ai suoi giocatori stanchi nelle 65 ore e mezza tra il pareggio del Manchester City contro l'Atlético Madrid e la semifinale di FA Cup persa contro il Liverpool sabato scorso. L'alto numero di trattamenti è dovuto al bilancio di "tre finali", ha detto Guardiola: le gare in casa e in trasferta contro l'Atletico e la partita di Premier League in casa contro il Liverpool nel mezzo.

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"I nostri fisioterapisti hanno effettuato 71 cure mediche nell'arco di tempo trascorso tra l'Atlético Madrid e la semifinale contro il Liverpool", ha detto l'allenatore del City. “La cifra intera è 71, è vero. Ho visto le persone lì. Il dottore è venuto da me. Ma non è solo per una partita, è dopo queste tre "finali". Guardiola ha ribadito come sia una cosa insolita anche se normale se si vuole giocare mantenendo un certo livello: "I medici mi hanno detto che era più del solito – ha aggiunto – Il calendario è quello che è. A Millwall (centro d'allenamento del City per la semifinale di Coppa) avevamo sei lettini da massaggio a bordo campo per i giocatori: hanno visto allenarsi quelli che non hanno giocato a Madrid".

Guardiola era senza Kyle Walker, Kevin De Bruyne e Ruben Dias a Wembley. Il problema alla caviglia di Walker lo esclude anche dalla partita in trasferta contro il Brighton per la gara di stasera. Guardiola ha poi concluso la sua conferenza ribadendo come sia necessario sempre avere una rosa ampia che possa garantire quantomeno quel certo numero minimo di giocatori a disposizione e in piena forma: “Ho imparato questo: che se vuoi lottare per vincere, devi essere in forma – ha sottolineato – Ne servono 16, 17 o 18 da tenere sempre in forma, altrimenti è difficile gestire tutte le gare ed essere pronti per tutte le gare nelle migliori condizioni. Questo non è un argomento, è un dato di fatto, perché l'ho vissuto".

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