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Lione, il presidente Aulas: “Da idioti sospendere la Ligue 1” e scrive al Governo francese

Approfittando della ripartenza delle attività dal 2 giugno, il presidente del Lione, Jean-Michel Aulas, ha scritto una lettera formale al Governo francese: “Auspico una revisione della scelta di interrompere lo sport. Si può utilizzare il protocollo sanitario che tutti stanno adoperando e tornare agli allenamenti e alla conclusione del campionato entro il prossimo agosto”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Jean-Michel Aulas, presidente dell'Olympique Lione è stato tra i primi e più duri critici sulla decisione del Governo francese di sospendere in modo definitivo lo sport e, di conseguenza il campionato di Ligue 1. Una scelta che ha visto la Francia introdursi in una via che si sta rivelando senza uscita, un vicolo cieco che la mette in netta contrapposizione con quanto stia accadendo altrove, dalla Bundesliga – già tornata a giocare – alla Serie A, la Liga spagnola, la Premier inglese, dove si stanno decidendo le date per la ripartenza. E non ha avuto mezzi termini nel definire la scelta, semplicemente "da idioti", mentre è tornato a scrivere ufficialmente una lettera al Governo che dal prossimo 2 giugno riaprirà gran parte delle attività. augurandosi che possa tornare sulla propria decisione e rimediare all'errore, visto che – tecnicamente – è tutto ancora possibile.

Il presidente del Lione è sempre stato un fervente sostenitore della ripresa di Ligue 1, e dopo tante dichiarazioni alla stampa ha deciso di fare l'ultimo passo scrivendo una lettera formale: Aulas si rivolge direttamente al Governo: ‘Lettera aperta al Primo Ministro e al Ministro dello sport affinché il 2 giugno sia sinonimo di speranza per il calcio francese'. In questa lunga lettera, attraverso diversi punti, spiega come nulla ha obbligato il governo francese a pronunciarsi così rapidamente nel fermare il campionato sottolineando che l'UEFA non ha mai esercitato pressioni sugli organi nazionali responsabili delle competizioni. Aulas si rammarica ancora una volta che l'LFP non abbia voluto discutere un formato diverso per terminare il campionato e anche il fatto che il verdetto finale della stagione è stato calcolato a tavolino.

Potremmo immaginare che il 2 giugno sia anche una grande opportunità per correggere l'errore relativo al calcio francese e consentire, con un protocollo sanitario utilizzato ovunque, di dare il punto di partenza per una ripresa graduale delle sessioni di allenamento e, perché no, una ripresa dei campionati per la stagione 2019-2020 a luglio o agosto'. Così, Aulas conclude la sua richiesta, approfittando della riapertura al lockdown prevista in Francia dal prossimo 2 giugno.

Signor Primo Ministro, signora Ministro dello sport' prosegue il presidente del Lione, ‘il 2 giugno si consentiranno diverse attività, si parla di deconfinamento, di ritorno ai riti religiosi, alle corse di cavalli e persino alle elezioni comunali. In questa data sono attesi molti sviluppi positivi e altrreettante speranze affinché la Francia riacquisti gradualmente una buona ripresa'. Aulas aveva già definito senza mezzi termini la decisione di chiudere la Ligue 1 come una scelta "da idioti" in una dichiarazione rilasciata all'Equipe.

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