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L’Inter vince e Simone Inzaghi convince: la società lavora per il rinnovo fino al 2025

Dopo la lezione di calcio alla Roma di Mourinho, il 2° posto in classifica e gli ottavi di Champions in tasca, l’Inter prepara il nuovo contratto a Inzaghi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Simone Inzaghi all'Olimpico per Roma-Inter: i nerazzurri si impongono con un netto 3-0
Simone Inzaghi all'Olimpico per Roma-Inter: i nerazzurri si impongono con un netto 3-0

La partita di Roma, contro la Roma di Josè Mourinho è l'ultimo biglietto da visita di Simone Inzaghi da sventolare sul viso di chi crede che allenare l'Inter del dopo Conte sia un'impresa quasi impossibile. L'ex Lazio non ha ancora ottenuto alcun risultato da bacheca, la stagione è lunghissima, gli obiettivi lontani. Eppure dopo solo cinque mesi dall'insediamento sulla panchina nerazzurra, il suo arrivo si sta rivelando una scommessa vincente in campo e fuori. I risultati sono più che positivi, sia in campionato sia in Europa e il popolo nerazzurro ha definitivamente svoltato pagina, dimenticando Conte, Lukaku e l'ultima estate tormentata.

Una lezione di calcio al tecnico del Triplete servita all'Olimpico, davanti al pubblico giallorosso capitanato da Francesco Totti: l'Inter vincente sabato pomeriggio contro una Roma disarmante, umiliata in casa 3-0, ha dato spettacolo e fornito ulteriori certezze. Malgrado i problemi di formazione con tanti assenti in difesa, le precarie condizioni di alcuni titolari e i calendari che stanno facendo ammattire tutti i tecnici di Serie A per incontri sempre più importanti e ravvicinati. Straripando in un primo tempo perfetto, prendendosi il secondo posto in classifica, davanti al Napoli scivolato in terza posizione e dietro alla neo capolista Milan, distante solo un punto.

Dumfries entusiasta: suo il gol del 3-0 con l'Inter sbanca l'Olimpico e sale al 2° posto in classifica
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Tutto perfetto, o quasi. Perché da migliorare si può e si deve, anche se lo stesso Inzaghi si è goduto il magico momento nel post partita: "Vittorie di questo genere danno autostima. Eravamo in emergenza ma nessuno se n'è accorto, sono sereno perché sto allenando una grandissima squadra con giocatori che danno tutta la loro professionalità". Un'Inter di rilancio, che era lontana 10 punti dalla vetta da cui ora è a un passo: solamente il Milan ha fatto meglio in 16 gare, ma c'è solo un punto di differenza, dettagli.

Come potrebbero essere quelli legati al rinnovo di contratto. Simone Inzaghi è arrivato a Milano l'estate scorsa, sulla scia del rumoroso addio di Antonio Conte, poi seguito dalle cessioni tormentate di Hakimi e Lukaku. Uno tsunami post scudetto, tra problemi finanziari evidenti e immensi dubbi sul fronte della tenuta tecnica. Poi, l'intuizione nello strappare Inzaghi a Lotito e dargli in mano un progetto non da rivoluzionare ma da portare avanti, senza traumi. Una missione al momento compiuta al meglio, rispettando le indicazioni del club con un mercato in completo auto finanziamento e non sconfessando la propria ideologia di calcio: "Anche alla Lazio abbiamo sempre mostrato un gioco divertente, in un determinato modo, e i risultati non sono mai stati casuali. Adesso sono qui e il primo obiettivo era quello di salvaguardare il club, riuscendoci".

Tanto che la società nerazzurra avrebbe già sul piatto il rinnovo per Inzaghi, su cui ci si andrà a confrontare nei primi mesi del 2022. Con un campionato fin qui soddisfacente e il raggiungimento matematico del secondo turno di Champions League, rivedendo gli ottavi dopo 10 anni di attesa, le premesse per continuare ci sono tutte: adeguamento di stipendio e biennale che si prolunga di altre due stagioni. Conte e Lukaku sono dimenticati, senza necessità di fare rivoluzioni.

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