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L’Inter di rimonta, ferma il Napoli capolista a San Siro: vetta a -4

L’Inter ferma il Napoli a San Siro. In vantaggio con Zielinski, i partenopei si fanno rimontare dai gol di Calhanoglu, Perisic e Lautaro. Poi Mertens riapre il match ma non basta.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'Inter imita la Fiorentina e ferma la capolista: anche il Napoli perde, come il Milan e la classifica in vetta si accorcia drasticamente. La vittoria nerazzurra per 3-2 arriva in rimonta contro un Napoli che parte meglio e poi si disunisce in campo subendo il ritorno nerazzurro, per dare poi il tutto per tutto in un finale di chiara marca partenopea. Zielinski apre le marcature, Calhanoglu dal dischetto pareggia e nel finale di primo tempo Perisic mette il sigillo sul 2-1. Nella ripresa ci pensa Lautaro a chiudere i conti per il tris finale, prima del 3-2 a firma di Mertens che riapre il match ma poi spreca in due occasioni la palla per pareggiare.

Con il Milan caduto a Firenze per il Napoli la trasferta di San Siro è fondamentale. Strappare un risultato positivo, possibilmente una vittoria, darebbe un ulteriore segnale di superiorità ad un campionato in cui gli azzurri di Spalletti son già protagonisti. Ma l'Inter di Inzaghi ha le medesime motivazioni con i cugini rossoneri sconfitti 4-3 al Franchi: ridurre la forbice dal vertice e reinserirsi nel discorso tricolore. Anche per questo Inter-Napoli è una gara che si accende subito, con tantissimo agonismo in campo tra due squadre che alzano ritmi e baricentri, pressando a tutto campo.

A spezzare gli equilibri è la squadra ospite al 17′: azione corale del Napoli che recupera palla nella propria metà campo e presenta una lezione di calcio su come andare in porta in tre passaggi: Insigne prende le redini, si presenta palla al piede sulla trequarti e sfruttando i movimenti senza palla dei compagni offre l'assist perfetto a Zielinski che di collo pieno dal limite brucia Handanovic. Difesa nerazzurra da rivedere nell'occasione, soprattutto la diagonale mancata di Brozovic che nell'occasione lascia spazio di movimento e tiro al polacco.

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Colpita nell'orgoglio, l'Inter si rianima subito e la pressione nel cuore della difesa di Koulibaly si fa sempre più evidente con il Napoli che prova a gestire l'urto e lo fa anche bene, chiudendosi a riccio davanti ad Ospina laddove è necessario. Ma quando Darmian sulla destra si trova libero per il cross, pesca in area di rigore Barella che scarica il violento destro in porta colpendo il braccio di Koulibaly. I nerazzurri gridano al rigore, Valeri ci mette un attimo con il check al VAR e assegna il penalty. Calhanoglu non sbaglia dal dischetto e suona la carica.

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L'Inter, trascinata da un San Siro entusiasta, continua a fare gioco. Skriniar si immola su un tiro perfetto di Osimhen che non avrebbe dato scampo ad Handanovic, poi tocca a Barella esaltare dalla distanza Ospina, fino all'occasione del 2-1 che l'Inter sfrutta in modo perfetto: corner corto di Calhanoglu per la testa di Perisic che chiude sul primo palo e sorprende tutti. Ospina ci mette il braccio, toglie la palla dalla porta ma è ancora la tecnologia a intervenire per togliere qualsiasi sospetto: la Goal Technology evidenzia che il pallone ha superato interamente la linea e all'intervallo l'Inter ritorna negli spogliatoi con un vantaggio importante.

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La ripresa vede Spalletti e Inzaghi non fare cambi e Napoli e Inter ripartono da dove si erano fermate: gara a ritmi altissimi con le difese che devono fare gli straordinari. Come in occasione dell'uscita forzata dal campo di Osimhen quando si scontra con Skriniar su un violento confronto aereo: l'attaccante ha la peggio, esce sulle proprie gambe ma ha un occhio tumefatto. Al suo posto Petagna in avanti con il Napoli che non cambia assetto né mentalità in campo.

I nerazzurri hanno il merito di restare mentalmente in partita più del Napoli che si disunisce e viene punito alla prima occasione opportuna: Correa si invola sulla trequarti e sul limite dell'area di rigore offre l'assist perfetto per il connazionale Lautaro che chiude con un diagonale rasoterra chirurgico, imprendibile per Ospina sul secondo palo. L'azione che spacca la partita in due, con l'Inter che allunga e il Napoli che subisce il contraccolpo.

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Il finale però regala nuove emozioni: Spalletti inserisce Mertens e il belga non si fa sfuggire l'occasione per riaprire il match quando, dopo una sciagurata palla persa da parte di Dzeko a un paio di metri dall'area nerazzurra. Tiro perfetto tra Handanovic e traversa e Napoli che ritorna in gara sul 3-2. Per un finale incandescente: Dzeko e Ospina si scontrano rimediando una fasciatura a testa, poi il bosniaco i divora il gol del poker a un metro dalla porta, prima del salvataggio di Handanovic su Mario Rui con una parata che salva il risultato al 90′. Il forcing azzurro è feroce negli otto minuti di recupero: l'Inter sbanda pericolosamente ma non capitola e porta a casa un risultato pesantissimo contro un ottimo Napoli.

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