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L’ex bianconero Boniek: “Juventus-Napoli mi è sembrata una barzelletta”

Zbigniew Boniek, attuale presidente della Federcalcio polacca, ha commentato quanto accaduto in occasione di Juventus-Napoli, gara non disputata per la mancata a presentazione a Torino dei partenopei. “”Sono rimasto impressionato dal fatto che il Napoli non sia partito per Torino mentre i bianconeri erano in campo… mi è sembrata una barzelletta”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Giudice Sportivo comunicherà entro mercoledì la decisione su Juventus-Napoli, la partita di campionato che – prima della pausa per la Nazionale – non venne disputata per la mancata presentazione a Torino dei partenopei. Fu l'Asl a bloccarne la trasferta in seguito ai contagi rilevati tra le fila degli azzurri entrati in contatto con i calciatori del Genoa (ben 17 sono risultati positivi al coronavirus, un focolaio di portata preoccupante nonostante il protocollo). Cosa accadrà? Partita persa a tavolino, punto di penalizzazione o sanzione economica molto onerosa (e contestuale nuova data per la gara) sono le ipotesi sul tavolo, le opzioni che in questi giorni hanno scandito polemiche e attesa per il verdetto. A rendere la situazione (e la decisione) più difficile è anche l'evoluzione dei contagi, come registrato in particolare nell'Inter (l'ultimo caso, il sesto complessivo, fa riferimento ad Ashley Young)

Zbigniew Boniek, attuale presidente della Federcalcio polacca, ex calciatore della Juventus, è tornato su quanto accaduto una decina di giorni fa in occasione della sfida di Nations League con l'Italia. "Sono rimasto impressionato dal fatto che il Napoli non sia partito per Torino – ha ammesso nell'intervista a Radio Anch'io Sport – mentre i bianconeri erano in campo… mi è sembrata una barzelletta".

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L'ex attaccante ‘bello di notte' (com'era stato ribattezzato dall'Avvocato, Gianni Agnelli) ha anche spiegato che l'ipotesi di rinvio poteva essere un'opzione da tenere in considerazione ma andava presa nei tempi, nei modi e nei termini giusti: "Non è un problema recuperare le gare, se 48 ore prima c'è qualche contagiato sicuramente non è un bene, ma questa cosa andava deciso prima".

La Serie A studia un ‘piano b', prendono quota strade alternative come la disputa dei playoff e l'opportunità di concentrare tutte le squadre all'interno di una ‘bolla' caratterizzata da una profilassi molto rigida e un protocollo altrettanto severo. Non sembra esserci altra soluzione per continuare la stagione e provare a portarla a termine. "In Polonia abbiamo deciso che, una volta giocato il 50% delle gare, se si ferma il campionato la classifica resta valida".

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