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L’emozionante ritorno in campo di Elabdellaoui, 423 giorni dopo l’incidente agli occhi: “È un sogno”

Omar Elabdellaoui è tornato in campo giocando una partita ufficiale con il Galatasaray 423 giorni dopo l’ultima volta. Ha rischiato di perdere la vista dopo lo scoppio di un petardo la notte di Capodanno. Dopo 11 operazioni agli occhi è tornato a fare ciò che ama di più: “È il mio sogno che si avvera per la seconda volta”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Omar Elabdellaoui non ha trattenuto le lacrime a fine partita. Troppo forte l'emozione di quel ritorno in campo in una gara ufficiale a 423 giorni dal tragico incidente agli occhi la notte di Capodanno tra il 2020 e il 2021. Il terzino norvegese di proprietà del Galatasaray aveva perso la vista per diverso tempo. Secondo i medici, dopo l’incidente, Elabdellaoui aveva solo il 5% di possibilità di ritornare a vedere. La polvere da sparo e il metallo erano penetrati nei bulbi oculari, il rischio era enorme. Un petardo gli era esploso in mano facendogli perdere la vista da entrambi gli occhi.

La sua tenacia, la vicinanza della famiglia, del suo agente e dello stesso club turco, sono stati fondamentali per compiere quello che può definirsi un autentico miracolo. Il giocatore è volato negli Stati Uniti, dal Dott. Holland della Cincinnati Eye Institute che attraverso delle terapie innovative di riparazione, e ben 11 operazioni oltre a un doppio trapianto alle cornee, ha consentito al giocare di riacquistare la vista. Dopo aver ricevuto l’ok dei medici per tornare in campo, ieri sera ha giocato la sua prima partita di Super Lig turca indossando degli occhiali speciali.

Il Galatasaray ha battuto 3-2 in trasferta il Goztepe ed Elabdellaoui è rimasto in campo 90′, lanciato subito da Terim che ha dimostrato di avere enorme fiducia in lui. Il fischio finale è stato una liberazione, sia per il risultato che per l'emozione di essere riuscito a superare la prova più grande: ovvero il ritorno in campo a più di 13 mesi dall'ultima volta. Era il 26 dicembre 2020 quando infatti il giocatore mise piede su un rettangolo di gioco per l'ultima volta, prima che il buio, l'angoscia e la disperazione facessero poi spazio alla speranza solo dopo tanti enormi sacrifici.

Gli occhi gli sono stati ricostruiti con una membrana amniotica della placenta umana, ma non è tutto. Elabdellaou ha ricevuto anche un trapianto per prelevare lembi di pelle dai lobi e dalla bocca per ricreare le palpebre. Poi un trapianto di cellule staminali da un parente, fino alla donazione di un anonimo che ha permesso di compiere l'ultimo passo. Il ritorno in campo è stato come l'arrivo al traguardo, il più bello, quello tanto desiderato da lui, dalla sua famiglia e dai compagni di squadra che lo hanno sempre aspettato.

Quando Terim ha letto la formazione Elabdellaoui si è subito concentrato, ha indossato i suoi occhiali protettivi speciali ed è sceso in campo senza alcuna paura. Elabdellaoui a fine partita ha parlato a BeIN Sports : "Vorrei ringraziare la mia famiglia, il mio manager, i miei figli e Fatih Terim per avermi aiutato – ha detto – Ho attraversato un processo difficile e ho lottato molto. Sono tornato in campo e sto facendo ciò che amo di più. È il mio sogno che si avvera per la seconda volta e mi sembrava di aver iniziato a giocare a calcio per la seconda volta."

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