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Le parole di Antonio Conte gelano l’Inter: “Non voglio essere di troppo”

La vittoria (in rimonta) contro il Torino ha permesso all’Inter di scavalcare l’Atalanta e agganciare la Lazio al secondo posto. Al termine del match Antonio Conte ha commentato così la prestazione della squadra e il momento dei nerazzurri. “Sono stato chiamato all’Inter per un progetto triennale… Io però non voglio essere di troppo”.
A cura di Maurizio De Santis
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Se la società non è abbastanza contenta può anche togliere il disturbo. È questo il concetto espresso da Antonio Conte al termine della partita contro il Torino. L'Inter è seconda in classifica, ha agganciato la Lazio e superato l'Atalanta, s'è piazzata alle costole della Juventus perché non si sa mai… almeno può provare a regalarsi un finale di stagione meno scontato rispetto a quello attuale. Poi si tireranno le somme di un'annata tra luci (nella prima parte del torneo) e molte ombre (dal girone di ritorno in poi, compreso il periodo post pandemia).

Ci sarà ancora l'allenatore salentino sulla panchina? Il contratto triennale e le parole del dirigente, Marotta, non lasciano dubbi al riguardo: "Non ci saranno cambiamenti, siamo contenti di lui che è un allenatore ambizioso e vuole vincere come del resto la società", ha ammesso alla vigilia della sfida contro i granata. Un gesto di distensione, un messaggio di serenità al netto delle turbolenze di queste settimane provocate dagli alto e bassi, dai punti persi in campo dalla squadra. E allora che senso hanno le frasi dell'ex ct? Perché rimarcare in diretta tv il concetto del "non voler essere di troppo"? Già, perché… eppure lo ha fatto, nonostante il tono conciliante espresso – sempre davanti ai microfoni – da Marotta.

Sono stato chiamato all’Inter per un progetto triennale cercando di riportare il club dove merita – le parole del tecnico salentino -. È inevitabile che ci voglia del tempo, sono arrivato qui con tanto entusiasmo. Se resterò? Sono all'inizio del percorso poi magari il presidente può allungarmi il contratto… Io però non voglio essere di troppo, ma so che sono soddisfatti di me quindi non vedo perché non continuare.

L'Inter ha vinto per 3-1, questa volta la rimonta le ha portato fortuna ed è stata proficua. La "papera" di Handanovic e il gol del "gallo" Belotti sembravano forieri dell'ennesima serata durissima e di grandi rimpianti. Ci hanno pensato Young, Godin e Lautaro Martinez a togliere le castagne dal fuoco. Eriksen ancora fuori? Conte ha un messaggio anche per lui.

Deve cercare di mantenere determinati livelli. Abbiamo bisogno di equilibri ed è giusto che io faccia delle considerazioni. Anche lui ha capito che l'Inter è una squadra ambiziosa. In Italia le aspettative sono molto alte mentre in Inghilterra è tutto più tranquillo.

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