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L’Atalanta dilaga nel finale contro il Genoa e si lancia verso la Champions: travolto il Genoa 4-1

Due grandissime perle di De Ketelaere e Koopmeiners e i gol nel finale di Zappacosta ed El Bilal Touréregalano all’Atalanta la quarta vittoria di fila e il quarto posto in classifica. Un buon Genoa non basta per recuperare la partita.
A cura di Ada Cotugno
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C0n due grandi perle e due gol nel lunghissimo recupero l'Atalanta firma la vittoria contro il Genoa per 4-1: sono servite le perle di De Ketelaere e Koopmeiners oltre alle firme di Zappacosta ed El Bilal Touré per regalare ai nerazzurri la quarta vittoria consecutiva in campionato che li rilancia nella zona Champions League a debita distanza dal Bologna che insegue. Dopo otto risultati utili di fila termina la corsa dei rossoblù che non perdevano dal 10 dicembre contro il Monza.

Il grifone a Marassi accoglie gli avversari con il carattere e l'atteggiamento giusti, creando tutti i presupposti per una grande partita. L'Atalanta fatica a venire fuori e a creare buone occasioni ma, come succede sempre in questi casi, a fare la differenza è un colpo di genio inaspettato.

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L'autore neanche a dirlo è Charles De Ketelaere: Pasalic gli passa il pallone e il belga dal nulla si inventa un gol pazzesco al volo, con un gesto tecnico così bello da mandare in delirio i suoi tifosi. Il tempismo è quello giusto e l'ex Milan prosegue sulla scia delle buone prestazioni che lo hanno accompagnato nell'ultimo periodo.

De Ketelaere prova a ripetersi ancora qualche minuto più tardi, ma il suo gol non abbatte il Genoa che per due volte minaccia il pareggio con i tentativi di Retegui. I rossoblù devono attendere l'inizio della ripresa per rientrare in partita con la regola dell'ex: al 51′ Malinovskyi chiude il triangolo con Badelj e lascia partire un tiro forte sul primo palo che Carnesecchi non riesce a parare.

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I giochi si riaprono, ma la squadra di Gasperini impiega appena quattro minuti per riportarsi in avanti con una grandissima perla, questa volta con Koopmeiners che direttamente da calcio di punizione disegna una parabola perfetta imprendibile per Martinez.

L'Atalanta prova anche a chiudere la partita con il 3-1 rocambolesco segnato da Scalvini senza una scarpa, ma dopo oltre cinque minuti di controllo al VAR l'arbitro annulla la rete per una posizione di fuorigioco data dal tocco di Pasalic.

La partita per la Dea finisce con il grande brivido della rimonta da parte del Genoa: all'87' Gudmundsson da distanza ravvicinata decide di puntare dritto verso la porta ma Carnesecchi mette in mostra tutti i suoi riflessi migliori per saltare il risultato in un momento delicato.

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Neanche i cambi massicci di Gilardino, che nel finale manda in campo tutta l'artiglieria pesante, riescono a ribaltare la situazione. Anzi, la squadra è troppo sbilanciata in avanti e subisce un contropiede letale dell'Atalanta che alla fine del lunghissimo recupero cala il tris con Zappacosta, un altro ex a segno in questa partita, e anche il poker con la prima rete italiana di El Bilal Touré.

I bergamaschi vincono e restano in piena zona Champions, il Genoa trova la sconfitta dopo otto risultati utili consecutivi.

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