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L’appello del Barcellona è caduto nel vuoto: un solo giocatore si è ridotto lo stipendio

È un momento drammatico per il Barcellona, che non soltanto ha perso Leo Messi per l’impossibilità di rinnovargli il contratto, ma si trova anche nella condizione di non poter registrare i contratti dei suoi nuovi acquisti a causa del regolamento della Liga sul tetto salariale. Il club blaugrana si appena allora alla mozione degli affetti: risponde soltanto un giocatore.
A cura di Paolo Fiorenza
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Mentre a Parigi si festeggia l'arrivo di Leo Messi, a Barcellona ci si lecca le ferite per la perdita del proprio uomo simbolo, il cui rinnovo contrattuale non è stato reso possibile dal regolamento della Liga in materia di tetto salariale. Secondo la normativa vigente, infatti, il monte ingaggi del club blaugrana dovrebbe corrispondere a poco più del 70% dei ricavi, mentre attualmente è al 95%: una situazione patologica che non solo ha impedito la conferma del fuoriclasse argentino, ma rende impossibile anche registrare i contratti dei 4 nuovi acquisti di questa sessione di mercato: Memphis Depay, Eric Garcia, Sergio Aguero ed Emerson Royal (a meno quest'ultimo non venga considerato un ritorno da un prestito, come pare sia emerso nelle ultime ore).

In casa Barça adesso è corsa contro il tempo per cercare di liberare spazio salariale cedendo parecchi esuberi: per alcuni si parla addirittura di rescissione, tale è la disperazione del club catalano. L'altra strada percorsa, a dire il vero finora con scarsi risultati, è il tentativo di convincere i giocatori ad accettare pesanti riduzioni degli stipendi, in nome dell'amor di patria. Ad ora un solo calciatore del Barcellona ha risposto sì, Gerard Piqué.

La rivelazione arriva da Jaume Llopis, che si è appena dimesso dal consiglio di amministrazione del Barcellona per protesta verso la gestione della vicenda Messi da parte del presidente Laporta. "Vedremo se il Barça sarà in grado di abbassare il monte ingaggi. L'unico che ha accettato di ridursi lo stipendio di sua iniziativa è stato Piqué. Quanto al resto, nessuno". Il 34enne difensore del resto non ha mai fatto mistero di sentire particolarmente l'appartenenza alla causa del club catalano d avrebbe accettato di rinunciare al 30% dei suoi emolumenti, passando da 8,5 milioni a stagione a circa 6.

Secondo El Pais, Laporta sarebbe tornato in pressing sopratutto sui senatori della rosa, affinché seguano l'esempio di Piqué. La sua visita alla Ciudad Deportiva del Barça sarebbe stata dunque motivata non soltanto dalla comunicazione ufficiale alla squadra dell'addio di Messi, ma anche dalla volontà di spiegare nuovamente i termini della difficile situazione finanziaria del club e per avanzare la propria richiesta: "Parlate con i vostri agenti, Piqué è stato esemplare e il suo stipendio è stato abbassato. Adesso tocca anche a voi", avrebbe detto guardando negli occhi Busquets, Jordi Alba e Sergi Roberto, ovvero gli altri tre capitani della squadra. È un momento davvero difficile per il Barcellona: la mozione degli affetti è l'ultima carta spendibile.

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